La «seconda ondata» travolge il turismo

di Luciano Scarpetta
La Fiera del turismo di Monaco nel 2019: quest’anno salta tuttoTurismo sul Garda: dopo un buon agosto e settembre tornano le nubi
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«Un altro lockdown? Non oso nemmeno immaginarlo», afferma perentorio il direttore del Consorzio turistico Garda Lombardia, Marco Girardi. Dopo un’estate all’insegna del «mordi e fuggi», che con gli arrivi di agosto e settembre ha evitato un bagno di sangue al turismo gardesano, il quadro resta incertissimo e le incognite tante, UNA CERTEZZA, ma in negativo: si diceva che dopo la crisi di quest’anno ci si sarebbe potuti riprendere investendo molto sulla promozione. Ma purtroppo le principali Fiere internazionali del turismo sono state annullate e, così, anche fare promozione diventa a dir poco complicato. «Proprio in questo periodo dell’anno si pianificava la prossima stagione turistica, ma adesso si sta complicando tutto - spiega Girardi -: è dell’altro ieri il comunicato che il Wtm di Londra, la più importante fiera di settore d’Europa in programma dal 2 a 4 novembre, è stata annullata, così come per il Cmt, la più grande fiera mondiale dei consumatori per il turismo e il tempo libero che si tiene ogni anno a Stoccarda. Anche questa è già saltata». Non un bel segnale. In novembre iniziavano anche i workshop con i giornalisti e gli influencer stranieri, ma anche in questo caso si dovrà fare di necessità virtù. Come? «Rispetto alla scorsa primavera siamo un po’ più vaccinati e adottiamo qualche contromisura muovendoci meglio, ad esempio realizzando fiere virtuali sul web: in questo senso abbiamo preparato degli spot, brevi video promozionali dedicati ad ogni località della sponda bresciana del lago, da Sirmione a Limone». MA ATTENZIONE: se le norme impediranno di viaggiare ancora, nella prossima stagione le sofferenze del comparto non si limiteranno come quest’anno tra il 50 e il 75%. «Al netto di quello che accade adesso sono le prospettive a preoccupare - spiega Girardi -: è scontato dirlo, ma l’auspicio è che questa sia solo la coda dell’emergenza e che entro qualche mese tutto possa normalizzarsi. Non riuscire a partire normalmente con la stagione qui sul lago a Pasqua, sarebbe una mazzata tremenda che potrebbe far crollare il nostro sistema economico». •

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