La Tav infiamma Torino, Brescia resta in attesa

di V.R.
Progetti Tav: si infiamma il dibattito sull’analisi costi-benefici
Progetti Tav: si infiamma il dibattito sull’analisi costi-benefici
Progetti Tav: si infiamma il dibattito sull’analisi costi-benefici
Progetti Tav: si infiamma il dibattito sull’analisi costi-benefici

È fatta e consegnata (in bozza) al ministero, ma ancora «top secret» nei contenuti, l’analisi costi-benefici del progetto sulla Tav Torino-Lione. Rimane invece in lista d’attesa l’analisi sul progetto Brescia-Verona, che dovrebbe essere pronta non prima della fine del mese prossimo. La notizia su Torino è di ieri, ed è già finita al centro di un feroce confronto politico, anche se (o forse proprio per il fatto che) il «verdetto» dei tecnici non si conosce, in quanto gli stessi autori sono vincolati alla riservatezza. Documento di importanza strategica, perché può condizionare le decisioni del governo su «grandi opere» del valore di miliardi. È l’analisi costi benefici sui progetti dell’Alta velocità ferroviaria, richiesta dal ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, come condizione per dare un verdetto definitivo: lo studio complessivo riguarda tutto il «pacchetto» Tav, in particolare dunque la Torino-Lione, ma anche la Brescia-Verona-Padova. Le carte depositate ieri al ministero, tuttavia, riguardano solo il tratto piemontese verso la Francia, e non quello da Brescia a Verona. L’analisi, avviata la scorsa estate, è coordinata dalla Struttura di missione del ministero, con la consulenza di un «pool» di sei tecnici esterni guidati dal professor Marco Ponti, docente di Economia applicata al Politecnico di Milano, già consulente della Banca mondiale e di cinque ministri italiani. Proprio Ponti, ieri a Sky Tg 24, ha dichiarato che lui il suo lavoro lo ha fatto, almeno per quel che concerne la Torino-Lione, e che adesso tocca al ministero valutarne i contenuti e le scelte conseguenti. Polemiche immediate, si diceva: tutte le forze politiche commentano, l’opposizione chiede che i contenuti vengano resi pubblici, ma il ministero frena: «Il documento ricevuto dal professor Ponti e dalla sua task force è una bozza preliminare di analisi costi-benefici sul Tav Torino-Lione ed è ora allo studio della Struttura tecnica del Mit per un vaglio di conformità. Le analisi tecnico-economica e giuridica andranno poi doverosamente condivise con la Francia, la Commissione Ue e in seno al governo prima della pubblicazione». Intanto Brescia e Verona aspettano la «loro» analisi, non meno attesa, almeno su questi territori. •

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