I CONTROLLI

Lavoro e sicurezza, carabinieri sospendono l'attività di un cantiere e di un bar

Da agosto circa 80mila euro di sanzioni contestate nel territorio gardesano

La prima regola per evitare infortuni e morti sul lavoro è quella di rispettare le regole. Sicurezza innanzitutto, che molte volte lascia a desiderare. Per questo i carabinieri effettuano spesso dei controlli sui luoghi di lavoro, anche per contrastare fenomeni quali il caporalato e il lavoro nero.  Sabato hanno fatto visita a un cantiere edile a Lonato del Garda. I carabinieri della locale stazione, insieme ai colleghi del NIL (Nucleo per l'Ispettorato del lavoro) hanno rilevato la presenza di un lavoratore non assunto sui sette presenti e hanno denunciato inoltre i responsabili per la mancanza di protezioni su opere provvisionali non complete. Le sanzioni, comprensive anche di contestazioni per il mancato rispetto misure di prevenzione al Covid, sono state di circa 34.000 euro, oltre al blocco dei lavori.

Giovedì 16 settembre, invece, i carabinieri della Stazione di Desenzano del Garda, insieme al N.I.L., nel corso di un controllo ad un chiosco bar di quel comune hanno identificato due lavoratori non in regola sui tre presenti e di conseguenza disposto la sospensione dell’attività, sanzionando i responsabili con 18.000 euro circa per le violazioni inerenti la mancanza del regolare contratto di lavoro e del documento valutazione rischi. I controlli, iniziati quest’estate, hanno inoltre permesso, nel mese di agosto, ai militari della Stazione di Carpenedolo, insieme al N.I.L. di denunciare l’esercente di una locale sartoria per la mancanza del regolare contratto di lavoro nei confronti di un lavoratore su sette, e sanzionarlo con 4.300 euro di multa; a metà mese di agosto, i carabinieri delle stazioni di Desenzano Del Garda, Lonato Del Garda e Isorella, unitamente personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brescia e al personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Brescia hanno accertato presso una locale discoteca altre omissioni relative al documento valutazione dei rischi e violazioni in materia sanitaria, contestando sanzioni per 20.000 euro circa.

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