Le 309 modifiche al vecchio progetto

Oltre ai tempi incredibilmente lunghi, il cammino progettuale della Tav Brescia Verona non è stato sicuramente una marcia trionfale. Il progetto definitivo, presentato nel 2014, è stato accolto da centinaia di osservazioni di enti locali, dai Comuni alle Regioni, oltre che di consorzi e privati. A bocciare sonoramente il progetto definitivo era stati poi il Consiglio superiore dei lavori pubblici, che aveva ravvisato carenze tecniche. Persino la Corte dei Conti, prima di dare via libera, aveva respinto in prima istanza, per incompletezza documentale sugli aspetti finanziari, la delibera 10 luglio 2017 dal governo Gentiloni. Lo stesso governo che aveva approvato il progetto definitivo, inoltre, aveva imposto ai progettisti 309 prescrizioni, in particolare su aspetti di impatto ambientale, ma non solo. Prescrizioni poi recepite in sede di esecutivo.

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