Discorso a parte merita la Limonaia del Castèl: più che un giardino d’agrumi è una miniera dai pomi d’oro per quanto rende, sia in attrattività turistica sia a livello di introiti. Recuperata 15 anni fa dal Comune, da allora la settecentesca serra in centro paese è diventata museo turistico-didattico e ricca fonte di «cash flow» per Limone, attestandosi come l’attrazione culturale più visitata e gettonata della Provincia. SOLO in questa stagione è stata raggiunta la cifra «monstre» di 276 mila euro di introiti con solo 35 mila euro di spese gestionali complessive. Non male davvero se si pensa che la struttura è stata aperta al pubblico dal 15 marzo al 31 ottobre. Un’idea vincente con visitatori sempre in aumento: lo scorso anno nello stesso periodo furono 137.299. In questa stagione il numero si è incrementato del 3% nonostante la primavera piovosa toccando le 140.581 presenze di cui 8711 bambini (gratuiti) e 5347 persone giunte in paese con gruppi e scolaresche a bordo di 106 pullman. Tradizione, dunque, che porta anche soldi facendo impallidire musei ben più blasonati della Provincia di Brescia o patrimoni Unesco come le incisioni rupestri di in Valcamonica.