Limone rivede la luce: presenze al 50 per cento «Temevamo di peggio»

di L.SCA.
Limone: stagione turistica difficile ma meno peggio delle previsioni
Limone: stagione turistica difficile ma meno peggio delle previsioni
Limone: stagione turistica difficile ma meno peggio delle previsioni
Limone: stagione turistica difficile ma meno peggio delle previsioni

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Visto l’andamento in altre località del lago frequentate perlopiù dai turisti da weeekend, a Limone prevale un cauto ottimismo. Secondo l’indagine condotta in primavera dal Centro studi del Touring Club Italiano infatti, Limone è il Comune che avrebbe dovuto subire le ripercussioni più pesanti dall’emergenza Covid, essendo al primo posto nazionale con un tasso di «internazionalità» del 94,5%, composto per la quasi totalità da turisti tedeschi. Invece a conti fatti mai come in questo caso «l’affezionata clientela» ha premiato Limone, rincuorata anche dal bassissimo numero di contagi registrato localmente. «Pensavamo peggio - commentano il sindaco Antonio Martinelli e il vice Franceschino Risatti, entrambi albergatori -: ad oggi hanno aperto quasi tutti gli alberghi e possiamo dire che la fatidica “soglia di sopravvivenza” del 50 per cento è raggiunta». In un posto questo, dove si contano 98 tra hotel, alberghi, b&b e campeggi, oltre 60 bar e ristoranti e 80 negozi. Tutto concentrato in un borgo di poco più di 1.200 abitanti e più di 3.000 dipendenti: «Rispetto al passato - continua l’analisi del sindaco Martinelli e del vice Risatti - i turisti girano meno in paese e nelle località limitrofe, optando per la tranquillità della piscina e le coccole in albergo. Da questa settimana, con il venir meno in Lombardia dell’obbligo della mascherina all’aperto, probabilmente si intensificheranno anche le uscite e qualche timore sarà destinato a scomparire. Incoraggianti sono anche le prenotazioni registrate per il mese di agosto». UN AUSPICIO soprattutto per negozianti del centro storico, i più penalizzati in questa fase dove la gente rispetto al passato, è più accorta nelle spese. Per loro si lavora ad armi pari solo nel fine settimana, quando a Limone si riversano migliaia di persone, nella stragrande maggioranza italiani, attratti dalla ciclopedonale a sbalzo sul lago: «Nonostante le regole per il distanziamento sociale (si percorre il tracciato in due sensi di marcia come per le auto sulla Gardesana) - stiamo contando nel fine settimana, 3.800 passaggi al giorno».

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