Matteo Bertè conquista l’Elbrus il tetto europeo

di N.ALB.
Lo scatto fotografico che celebra l’impresa di Matteo Bertè
Lo scatto fotografico che celebra l’impresa di Matteo Bertè
Lo scatto fotografico che celebra l’impresa di Matteo Bertè
Lo scatto fotografico che celebra l’impresa di Matteo Bertè

«La terra è rotonda». Parola di Matteo Bertè, classe 1980, bedizzolese che ha conquistato un’altra vetta, la più alta d’Europa: l’Elbrus. «Da lassù l’orizzonte non è una linea retta che separa il cielo dalla terra, ma una linea curva che ti fa pensare alla sfericità della Terra, un panorama meraviglioso ed emozionante». L’Elbrus si trova nel Caucaso, in Russia, è una montagna splendida con due picchi di 5642 e 5621 metri, congiunti da un mare di ghiaccio. Matteo è un volontario della Croce Rossa, un informatico che lavora alla Cameo, un socio del Cai di Desenzano. «Mi sono ripromesso di fare le Seven Summit - racconta Matteo- Ossia salire sulle cime più alte di ogni continente. Per ora ho fatto il Kilimangiaro e l’Elbrus, in 12 anni mi piacerebbe farle tutte. Non c'è un motivo speciale per cui lo faccio, mi piace e mi riesce bene, quindi vado avanti». E ALLORA poco importa che lassù ci fossero almeno -25 gradi, un vento che fischia ai 40 o 50 all’ora costantemente nella stessa direzione, rigorosamente contro chi scala, perché poi si arriva lassù e quello che si vede, quello che si prova è meraviglioso. Sulla cima ha portato il gagliardetto del Cai di Desenzano, la maglietta di un’associazione bedizzolese, Fallo con il cuore, e la sua immancabile macchina fotografica. Matteo è salito in vetta con i suoi 3 compagni di scalata e le due guide, tra cui Andrei, un ex militare. «Quando eravamo lassù - racconta Matteo- ci ha proposto una corsetta, come fosse la cosa più naturale del mondo». Ci hanno messo 7h e 40’ partendo dai 3800 metri del campo base avanzato. Tornato in Italia è passato da -25 a + 30 gradi, il suo colorito è bianco come la neve e stride con i visi abbronzati, ma, salutati gli amici e rassicurata la mamma, Matteo sta già volando alto, alla prossima vetta da conquistare. •

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