SALÒ

Nino seduce il palato di Obama E il sogno americano continua

di Sergio Zanca
Al «Caffé Abbracci» di Miami Peretti ha conosciuto molti vip: attori, cantanti, piloti, sportivi stilisti e politici internazionali
Nino Pernetti con un ospite famoso: Barak Obama
Nino Pernetti con un ospite famoso: Barak Obama
Nino Pernetti con un ospite famoso: Barak Obama
Nino Pernetti con un ospite famoso: Barak Obama

Nino Pernetti è un gardesano doc, ma il suo nome è forse più noto oltreoceano. Ha girato il mondo, Nino; ha diretto hotel di lusso, conosciuto celebrità... Ora si è concesso qualche giorno di vacanza in Italia, sulle rive del lago di Garda, a Salò, per salutare i vecchi amici.
Originario di Campione, Pernetti ha frequentato l'istituto alberghiero di Gardone Riviera, e ha iniziato a lavorare nel 1958 alla locanda Gemma di Limone. Faceva un po' di tutto: cameriere, fattorino, barista. Poi è andato al Bristol di Merano, a Venezia, in Germania (Francoforte, Hannover, Meersburg), in Inghilterra, Bahamas, Afghanistan, Zambia, Corea del Sud, Messico, New York, Malesia, Belgio, Turchia, Venezuela, Francia... Una trentina gli anni trascorsi nella catena Intercontinental.
Ad ogni trasferimento, l'assunzione di qualifiche e incarichi sempre più importanti, fino a diventare manager dello Sheraton di Parigi. Nell'85 ha deciso di fermarsi negli Stati Uniti e di aprire, a ami, insieme ad un italo-argentino, un ristorante di lusso, il Caffe Baci, cui è seguito il Caffe Abbracci (75 dipendenti, 140 coperti, aperto 7 giorni su 7), frequentato da numerosi personaggi famosi.
Quanti ne ha conosciuti, nella sua vita, Nino! Lo Scià di Persia Reza Pahlavi, Elvis Presley, Richard Nixon a Key Biscayne nell'85, Rudolf Nureyev, Ken Scott, Julio Iglesias, Sergio Mendes, Petula Clark, Tom Jones, il presidente del Venezuela Carlos Andrès Perez, la tennista Gabriela Sabatini, Pelé, Joe Montana, Antonio Banderas, Victoria Abril, Sylvester Stallone, Oprah Winfrey, la conduttrice televisiva più potente degli Stati Uniti. E ancora: i piloti Mario Andretti e Ayrton Senna, i pugili Nino Benvenuti e Mike Tyson, Rudy Giuliani, sindaco di New York, Frank Sinatra, Tony Bennet, Pedro Aldomovar, Jacques Chirac, Catherine Deneuve, Robert De Niro, Farrah Fawcett, Michael Jackson, Henry Kissinger, il giornalista David Letterman, Marcello Mastroianni, George Bush e la moglie Barbara, Paul Newman, e Gianni Versace, comparso l'ultima volta nel suo ristorante due giorni prima della sua tragica morte.
«Recentemente - ricorda Pernetti - ho servito Bill Clinton (che carisma!) e Barack Obama, che ha mangiato branzino e lumache. Il presidente americano ha partecipato ad un pranzo per la raccolta di fondi da destinare al Partito democratico. I 30 presenti hanno sborsato 35 mila dollari a testa, un milione complessivamente. L'arrivo di Obama è stato uno spettacolo: aereo, polizia, vigili del fuoco, due cliniche mobili attrezzate per eventuali interventi, una città paralizzata...».
Ora Nino ha ripercorso la sua vita in un libro stampato dall'Università della Florida, mescolando le tappe di una carriera di successo con le ricette dei piatti più richiesti dai suoi clienti. Lo ha scritto con Ferdie Pacheco, il medico di Muhammad Alì, alias Cassius Clay, conosciuto in Africa, a Kinshasa, in occasione del match contro George Foreman.
«A Miami, sulla mia tavola, non mancano mai i prodotti gardesani: dai vini (Lugana) all'extravergine di oliva, all'acqua della fonte Tavina. La moda e i piatti italiani fanno tendenza», assicura. E conclude: «Dopo tanto... navigare, la mia barca è attraccata nel nuovo mondo. Ai giovani consiglio di essere curiosi, e di accettare le occasioni per imparare, migliorare, crescere. Senza mai dimenticare le proprie radici».
Che lui riannoda ogni estate, trascorrendo qualche giorno di vacanza sulle rive gardesane.

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