«Non ci svenderemo ai cinesi»

di L.SCA.
Limone non si arrende alla crisi: il turismo prepara la ripartenza
Limone non si arrende alla crisi: il turismo prepara la ripartenza
Limone non si arrende alla crisi: il turismo prepara la ripartenza
Limone non si arrende alla crisi: il turismo prepara la ripartenza

Se a Limone non entra il Coronavirus made in China, (il paese bresciano al confine con il Trentino è con Magasa, Irma e Pertica Alta tra i soli 4 comuni della Provincia ancora senza contagiati) figurarsi se entrano investitori cinesi per far man bassa di immobili e attività a prezzi stracciati. Non qui, non a Limone. SUL PORTALE «venderefacileaicinesi» in questi giorni si sono quintuplicate le inserzioni: tutte offerte di vere e proprie «svendite» di bar e hotel messi in ginocchio dalle misure anti-contagio. Tra queste viene riportata anche l’offerta per l’acquisto di una trattoria a Limone per la modica cifra di 120 mila euro. L’inserzione è rimasta sul portale, ma la compravendita è stata già portata a termine. «Il locale - spiegano il sindaco Antonio Martinelli e il vice Franceschino Risatti -, era stato messo sul mercato prima dell’emergenza Coronavirus, ma dopo poco è stato rilevato da un imprenditore privato italiano. A Limone adesso non c’è nulla in vendita. Anzi, è il contrario. Se appena può qualcuno dei nostri operatori, compera per ampliare l’offerta». Eppure sull’alto Garda le inserzioni recenti per la vendita di hotel e bar si stanno moltiplicando come confermano i gestori del portale «venderefacileaicinesi». Nonostante il coprifuoco, a Limone non si sta con le mani in mano ad aspettare gli eventi. Sul lungolago sono già state risistemate le fioriere con nuove coloratissime essenze in attesa, si spera, della graduale ripresa tra qualche settimana. «Stiamo inoltre lavorando a un nuovo progetto promozionale denominato #vadosullagovadoalimone – anticipano Marinelli e Risatti – una serie di iniziative alle quali ci auguriamo possano anche aggiungersi altre realtà del territorio». •

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