Nuova Giunta, è febbre alta Si rischia un lunedì «al buio»

di Valentino Rodolfi
La fulminante vittoria di Guido Malinverno al primo turno non è bastata per una rapida formazione della Giunta
La fulminante vittoria di Guido Malinverno al primo turno non è bastata per una rapida formazione della Giunta
La fulminante vittoria di Guido Malinverno al primo turno non è bastata per una rapida formazione della Giunta
La fulminante vittoria di Guido Malinverno al primo turno non è bastata per una rapida formazione della Giunta

Non è bastata la fulminante vittoria al primo turno del riconfermato sindaco Guido Malinverno per mettere insieme in tempi rapidi e senza troppe complicazioni la nuova Giunta comunale di centrodestra per Desenzano. Anzi. L’ipotesi riferita a Bresciaoggi da un buon numero di addetti ai lavori come «una possibilità ormai concreta», così dicono, è che si arrivi a lunedì sera nel Consiglio comunale di insediamento senza ancora conoscere i nomi dei nuovi assessori. Detto che ipotesi e possibilità non sono fatti certi, sarebbe un caso senza precedenti che fa capire quanto la situazione si sia ingarbugliata dopo la vittoria del 12 giugno. Le sole certezze (ma nemmeno queste nero su bianco, per ora) sono la conferma di Giovanni Maiolo (289 preferenze alle elezioni) come assessore ai lavori pubblici per Forza Italia, e l’investitura come vicesindaco di Stefano Medioli (76 voti) capolista della civica Idee in Comune, come previsto dagli accordi pre-elettorali. I nodi da sciogliere sono tutti nella Lega e soprattutto in Fratelli d’Italia: in base ad accordi e previsioni ritenuti validi fino a pochi giorni fa, il Carroccio avrebbe avuto due assessorati, mentre al partito di Giorgia Meloni sarebbero andati un assessorato e la presidenza del Consiglio comunale. Ma negli ultimi giorni l’equilibrio si è per vari motivi invertito: due assessorati a Fdi, mentre uno solo (più la presidenza) alla Lega. Ma a chi di preciso? Per Fratelli d’Italia, i papabili come assessori sono Pietro Avanzi (199 preferenze) già assessore al Bilancio nel Malinverno 1, e Daniela Plodari (98 preferenze), nome «caldo» per l’assessorato al turismo. In tal caso, diventerebbe consigliere comunale Alessandro Boccafolio (120 voti) primo dei non eletti per FdI, a fare gruppo consiliare con Tommaso Giardino (135 voti) e Laura Tavelli (ben 330 preferenze, la più votata in assoluto, ma non in elenco, a quanto risulta, per il ruolo di assessore). Nella Lega dovrebbe essersi svolta nelle ultime ore una riunione (con l’onorevole Paolo Formentini rientrato appositamente, si dice, da Roma) per recepire questi «equilibri» e spendere due o tre nomi. Per l’assessorato i nomi possibili sono tre: Cristina Degasperi (68 voti, vicesindaco nella Giunta Malinverno 1), l’esperto Giovanni Venieri (44 voti) e il giovane Federico Bianchi (44 voti, 24 anni, figlio di Nicola Bianchi assessore a Lonato). Per la presidenza del Consiglio comunale si fa invece, insistentemente, il nome di Paolo Abate (242 preferenze, consigliere in carica nel CdA dell’autorità di bacino del lago di Garda). Dicono i bene informati che proprio per «blindare» l’elezione di Abate alla presidenza, mettendola al riparo da franchi tiratori e subentrati dell’ultima ora, l’ipotesi sarebbe di presentarsi lunedì sera in Consiglio comunale senza avere ancora nominato la Giunta, per eleggere prima il presidente del Consiglio e dopo, soltanto dopo, nominare gli assessori. Ipotesi anomala, che molti però danno per possibile in queste ore. Ma le ore passano, le cose cambiano, si vedrà. •.

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