Nuovo depuratore: sui progetti si gioca a «carte scoperte»

di L.SCA.

È ormai prossima, si dice entro dieci giorni, la consegna del progetto di fattibilità tecnico-economica del sistema di collettamento e depurazione del lago di Garda da parte di Acque Bresciane. Entro una decina di giorni giungeranno all’Ufficio d’Ambito tutti i documenti che dettagliano in modo approfondito le scelte tecniche e i costi per la realizzazione delle opere. «Da qui - spiega l’amministrazione provinciale - prenderà avvio il confronto tecnico e amministrativo con tutte le parti interessate per acquisire tutti gli elementi che consentiranno di esprimersi sul progetto». LA DOCUMENTAZIONE progettuale conterrà anche la valutazione delle possibili alternative con i risultati del confronto tra le diverse soluzioni. «Il tavolo tecnico sarà convocato dall’Ufficio d’ambito, cui le norme nazionali e regionali assegnano la competenza per l’approvazione dei progetti del servizio idrico integrato - precisa il presidente della Provincia, Samuele Alghisi - prevedendo da subito la messa a disposizione della documentazione e la discussione con tutti i soggetti a diverso titolo interessati. Per quanto mi compete, sarà mia cura organizzare un confronto politico, appena ci sarà messo a disposizione il progetto: non posso organizzare incontri prima che sia depositato il progetto. Ma finalmente - prosegue Alghisi - emergeranno con chiarezza tutte le valutazioni fin qui condotte dal gestore nello sviluppo del progetto, permettendo con più cognizione di causa di esprimere giudizi». La conclusione di Alghisi: «Da parte mia - conclude il presidente - assicurerò la mia disponibilità a confrontarmi con i territori, a cercare di contemperare le esigenze di tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione di questo progetto, a condividere la responsabilità politica di un finanziamento ministeriale che non ha precedenti nella nostra provincia e che richiede il rispetto delle attese e degli impegni alla base dell’accordo». •

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