«Per i nostri figli c’è un’altra idea di scuola»

di Valentino Rodolfi
Ragazzi delle medie: a Desenzano un progetto di istruzione parentale
Ragazzi delle medie: a Desenzano un progetto di istruzione parentale
Ragazzi delle medie: a Desenzano un progetto di istruzione parentale
Ragazzi delle medie: a Desenzano un progetto di istruzione parentale

Sogno, scommessa, avventura? Niente di tutto questo, perchè di esempi di scuola media parentale in Italia ne esistono già non pochi a Trieste, a Ferrara, a Piacenza eccetera. Ma per la provincia di Brescia questa sarà la prima: una cosa mai vista da queste parti, che va spiegata bene e che infatti verrà spiegata bene, in un incontro pubblico, sabato mattina alle 11 all’oratorio San Zeno a Desenzano. BREVE ANTICIPAZIONE, la sostanza della proposta: parentale vuol dire che i ragazzi, dopo le elementari, andranno alle «medie» in una realtà creata su misura per loro proprio dai genitori. Non una scuola pubblica, non una scuola parificata, ma un progetto di istruzione parentale. Ci saranno i professori, laureati e abilitati all’insegnamento (già dieci quelli disponibili, coordinati dal professor Paolo Molinari), ma le famiglie avranno un ruolo attivo e partecipe nei percorsi formativi. Che non saranno «anarchici», perché la matematica e la grammatica vanno imparate: al termine di ogni anno gli alunni dovranno superare un esame di idoneità. Ma saranno percorsi più liberi, più flessibili, a misura di ciascun ragazzo. Non la solita scuola standardizzata, burocratica, dove sono i «numeri» a definire, fatalmente, i limiti e le priorità. L’idea nasce da un gruppo di genitori di Desenzano, padri e madri, accomunati da una vibrante fede cristiana e da un’insoddisfazione verso le scuole standard: «Desideriamo tre cose - spiega Marcello Belletti, uno dei promotori -. Una scuola libera, basata sul diritto costituzionale che riconosce ai genitori la priorità per l’educazione dei figli. Un percorso che pur rispettando gli obiettivi ministeriali, sia libera di adottare il progetto educativo più efficace per valorizzare i talenti dei propri ragazzi. Un’esperienza cristiana, perché in un sano rapporto tra fede, ragione e conoscenza la persona umana, scoprendosi amata, dà il meglio di sé. La vita stessa è un dono di Dio, che è padre. Anche la scuola può essere un dono dei genitori». Numeri piccoli, senza passi più lunghi della gamba: l’obbiettivo per cominciare è minimo 5 e massimo 25 preiscrizioni. C’è anche un nome: si chiamerà «Stella del mattino». Un luminoso inizio. •

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