Per la crisi Grancasa un appello alla Regione

A Desenzano i lavoratori di Grancasa  ancora in stato di agitazione
A Desenzano i lavoratori di Grancasa ancora in stato di agitazione
A Desenzano i lavoratori di Grancasa  ancora in stato di agitazione
A Desenzano i lavoratori di Grancasa ancora in stato di agitazione

Gli stipendi arretrati di luglio sono stati pagati in estremo ritardo, tra la fine di agosto e i primi di settembre, ed è già stata corrisposta (stavolta nei tempi) la mensilità di agosto. Ma non si ferma a Desenzano la mobilitazione dei lavoratori di Grancasa, che ora chiedono di essere ascoltati dalla IV Commissione di Regione Lombardia, dedicata alle attività produttive. Lo stato di agitazione è stato proclamato da tempo in tutta la Lombardia e riguarda anche i circa 30 dipendenti dello storico negozio di Desenzano (aperto dal 1984), che fa riferimento alla società Il Mercatone di Desenzano srl, controllata Grancasa. Dopo una serie di incontri con la dirigenza Grancasa, definiti «insoddisfacenti», i sindacati ora chiedono un'audizione in Regione: «Chiediamo una convocazione tempestiva - si legge in una nota di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - vista l'urgenza della condizione dei lavoratori. Osservando i negozi privi di ogni intervento manutentivo, appare sempre più incerto il futuro dei lavoratori, che si trovano a dover affrontare anche il problema di retribuzioni centellinate ed erogate con ritardi sempre più marcati». In tutta Italia sono circa una ventina gli store Grancasa, in gran parte al Nord e in Lombardia, per un totale di 534 dipendenti (a cui vanno aggiunti i lavoratori impegnati nei rami di azienda già affittati): la società ha presentato un piano di rilancio da cui però sarebbero esclusi proprio gli store di Desenzano e Mantova (insieme a Pavia e ai negozi dell'Umbria). A.Gat.

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