Per la piscina «fulminata» ci vorrebbe un’altra scossa

di Luciano Scarpetta
Non si passa: la piscina comunale di Gargnano è chiusa dal luglio 2020Un piccolo gioiello: la piscina era stata inaugurata nel 2016 ed è strutturalmente quasi nuova
Non si passa: la piscina comunale di Gargnano è chiusa dal luglio 2020Un piccolo gioiello: la piscina era stata inaugurata nel 2016 ed è strutturalmente quasi nuova
Non si passa: la piscina comunale di Gargnano è chiusa dal luglio 2020Un piccolo gioiello: la piscina era stata inaugurata nel 2016 ed è strutturalmente quasi nuova
Non si passa: la piscina comunale di Gargnano è chiusa dal luglio 2020Un piccolo gioiello: la piscina era stata inaugurata nel 2016 ed è strutturalmente quasi nuova

Se a Tremosine dopo oltre un anno non è ancora stata riaperta la strada della Forra, a Gargnano la piscina comunale rimane sempre chiusa al pubblico dall’ormai lontano 11 luglio 2020, quando un fulmine si abbatté sulla copertura dell’impianto, compromettendo tutte le attività interne. Purtroppo, come da copione, al resto ci ha pensato la pandemia facendo alzare bandiera bianca al gestore dell’impianto e ora la piscina rimane di fatto inutilizzata. Prospettive? Azzardato di questi tempi fare pronostici per la riapertura tra un’ondata pandemica e l’altra. Del resto anche qualche chilometro più a sud del lago, il comune di Salò lo scorso anno ha dato una grossa mano (economica) alla Canottieri, riconoscendo l’impegno pluridecennale della società sportiva per gestire e valorizzare la piscina e gli altri impianti sportivi comunali. «Appena l’emergenza sarà attenuata - fanno sapere dal municipio - allestiremo il nuovo bando per la gestione dell’impianto». All’epoca i danni lasciati dal violento temporale interessarono soprattutto l’impianto fotovoltaico di 36 kWp posizionato sulla copertura dell’immobile. Non bastasse, fumi e polveri del principio d’incendio causarono danni di non poco conto anche all’interno della piscina, danneggiando filtri e canaline dell’acqua. Quasi nuovo e aperto al pubblico nel gennaio 2016, il modernissimo impianto sportivo di Gargnano è costato oltre 2,5 milioni di euro: include due vasche (per adulti da 25 per 12 metri e bambini 6 per 3), bagni, docce e spogliatoi. Al piano superiore trovano invece posto le aree fitness con vetrata vista lago e le tribune, i locali tecnici accessori e servitù connesse. Prima del fulmine (in questo caso non a ciel sereno) il bilancio poteva considerarsi abbastanza positivo, con la nuova piscina comunale coperta di Gargnano che sembrava aver sgomberato il campo dagli ultimi residui di scetticismo che l’avevano accompagnata dalla gestazione. Nel 2010 in occasione dell’esame del bilancio che prevedeva il finanziamento dell’opera da 2,5 milioni infatti, la Giunta allora in carica rischiò di affondare. Ma aveva dimostrato nei fatti che l’impianto, pur al servizio di un’utenza non certo numerosissima come quella dei centri del medip-alto Garda, era una scommessa vinta, rivelandosi fruibile e dimensionata nella maniera corretta. L’entrata in funzione della palestra al primo piano dell’impianto era stato il vero e proprio cavallo di Troia per incuriosire e attirare anche i più scettici, non solo di Gargnano, ma anche dei Comuni limitrofi. Poi oltre all’imprevisto causato dal maltempo, anche le ripercussioni pandemiche hanno praticamente azzerato tutti i crediti precedenti. •.

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