IN TRIBUNALE

Omicidio Fantoni: Pavarini assolto dall'accusa di violenza su altre due donne

di Paolo Cittadini
Il pubblico ministero aveva già chiesto che cadessero le accuse, perché le due vittime non lo avevano riconosciuto con certezza
Di nuovo in aula Andrea Pavarini, già condannato all'ergastolo
Di nuovo in aula Andrea Pavarini, già condannato all'ergastolo
Di nuovo in aula Andrea Pavarini, già condannato all'ergastolo
Di nuovo in aula Andrea Pavarini, già condannato all'ergastolo

Assolto per non aver commesso il fatto. Si è concluso così il nuovo processo ad Andrea Pavarini, il 34enne giardiniere di Bedizzole già condannato all’ergastolo per avere nel gennaio 2020 stuprato, massacrato a calci e pugni e strozzato nel parco pubblico del paese Francesca Fantoni, affetta da ritardo mentale.

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Le accuse: tentata violenza sessuale, lesioni personali e molestie

Tentata violenza sessuale, lesioni personali e molestie ai danni di due sconosciute erano i reati contestati in questo procedimento. I fatti risalivano al 17 e 18 gennaio 2018, prima del delitto, dunque, e vedevano come parti offese appunto due signore - entrambe hanno raccontato la propria versione durante il dibattimento per l’omicidio Fantoni - nelle quali Pavarini si imbattè per strada casualmente.

Le vittime: una mamma che spingeva il passeggino e una 25enne nei bagni pubblici

La prima era una mamma 29enne che spingeva il passeggino, incontrata a Bedizzole. Ossessionato dalla sfera sessuale e incapace di controllarsi, Pavarini è accusato di essersi buttato addosso alla malcapitata, di averla spinta per terra e di aver provato a spogliarla, non riuscendoci solo per la forte reazione della vittima, finita in pronto soccorso con lesioni giudicate guaribili in sette giorni.

Il giorno seguente invece il giardiniere avrebbe seguito una 25enne nei bagni pubblici della stazione di Desenzano, si sarebbe arrampicato su un muro per spiarla e all’uscita l’avrebbe approcciata con frasi lascive.

Il pm aveva chiesto l'assoluzione di Pavarini perché le due presunte vittime non lo hanno riconosciuto con certezza. 

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