Pulizie a Rivoltella Porto liberato e «orti» estirpati

Rimossa la barriera di detriti che ostruiva l’ingresso del porto di Rivoltella
Rimossa la barriera di detriti che ostruiva l’ingresso del porto di Rivoltella
Rimossa la barriera di detriti che ostruiva l’ingresso del porto di Rivoltella
Rimossa la barriera di detriti che ostruiva l’ingresso del porto di Rivoltella

Le segnalazioni di Bresciaoggi pubblicate mercoledì hanno avuto effetto immediato. È in corso l’operazione «grandi pulizie» sulle rive di Desenzano: liberato il porto di Rivoltella dall’isolotto di detriti ed estirpati gli ortaggi cresciuti spontaneamente sul terreno reso «fertile» degli scarichi. Al porto di Rivoltella l’intervento dell’ufficio Ecologia è scattato già mercoledì pomeriggio. L’acqua alta appena un metro e 20 non ha permesso l’utilizzo del battello spazzino: i detriti che bloccavano l’uscita delle barche sono stati rimossi quindi manualmente, con il cosiddetto ragno, un attrezzo a più braccia che ha prima sfaldato il blocco di alghe in putrefazione e poi ha contribuito alla raccolta. L’acqua resta bassa, ma i natanti non sono più prigionieri del porto. «La normativa impedisce di dragare durante la stagione estiva - commenta il consigliere dell’Autorità di bacino, Paolo Abate -: un intervento risolutivo sul fondale è solo rimandato e richiederà tempi tecnici, tra cui l’analisi delle acque e l’apertura del bando per affidare i lavori, ma si farà il prima possibile». Diportisti soddisfatti quindi, ma non gli ambientalisti e nemmeno i cittadini e i turisti curiosi, che in questi giorni si sono riversati sulle rive per osservare la crescita degli ortaggi, fertilizzati dagli scarichi a lago, sempre a Rivoltella. È ancora in corso la rimozione delle piante di pomodori, zucchine e angurie che prosperavano in prossimità degli scarichi d’emergenza del collettore fognario, che dovrebbero attivarsi solo in caso di forti precipitazioni, ma che negli anni si è appurato che scaricano indiscriminatamente perché malfunzionanti e obsoleti. Gli incaricati dal Comune ieri si sono attivati e stanno estirpando una ad una le piantine che traboccavano di frutti quasi maturi, dalla costa antistante al Lido International, alla spiaggetta De Asmundis. L’ordine di fare piazza pulita degli «orti spontanei» avrebbe avuto carattere d’urgenza: una questione sanitaria, perché in fin dei conti gli ortaggi sono cresciuti su fertilizzante umano e qualcuno avrebbe anche potuto decidere di metterli in tavola. «Il problema sanitario andrebbe risolto all’origine - dicono però gli ambientalisti desenzanesi -. Si tolgono le piantine che sono l’effetto del problema scarichi, ma la causa è ancora lì». •. S.Avi.

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