Quell’acqua inquinata di qualità «eccellente»

Scenario di fantasia: un turista arranca furtivo sulla spiaggia d’oro di Desenzano, si contorce dolorante, ha uno spasmo al basso ventre come di budella infilzate e stringe i denti, stringe tutto quello che bisogna stringere ma alla fine esplode lì, sul bagnasciuga, in uno spurgo diarroico che fa imbrunire l’acqua del lago. Poi, sgravato, se ne va. Ma proprio lì e in quel momento (a volte la sfortuna) arrivano ignari quelli della Goletta di Legambiente, a fare i prelievi per le analisi. Risultato: il campione analizzato supera di 34 volte il livello di inquinamento da batteri fecali. Ma come? Per l’Ats quelle acque sono «balneabili», e di qualità «eccellente». Sì, ma Ats non poteva prevedere il mal di pancia di quel turista. Fine dello scenario di fantasia. Scenario reale: in quel punto c’è uno scarico (che il Comune sta riparando, ma per ora c’è). Forse Ats non lo sa? O forse ha un concetto pittoresco di «eccellente»?

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