Riserva della Rocca: anche la Cattolica difenderà le acque

di A.GAT.

Muove i primi passi l’accordo (firmato da poco) tra il Comune di Manerba e l’Università Cattolica del Sacro Cuore: nelle prossime settimane un dottorando svolgerà il proprio tirocinio al servizio della Riserva naturale della Rocca, occupandosi delle due «specialità della casa», ovvero l’archeologia e il rispetto per l’ambiente di una vasta area protetta, e in particolare della divulgazione. Lo studente è già stato individuato, e se da una parte affiancherà il Museo archeologico con altre attività, dall’altra sarà impegnato in prima linea (insieme a un tutor della Cattolica e con la supervisione del municipio) nel realizzare una campagna informativa sul divieto di navigazione nell’area del Parco lacuale, dove ci sono acque protette su una superficie di quasi 85 ettari. «Solo pochi anni fa erano state posizionate delle boe, che erano costate circa 80 mila euro - spiega il sindaco di Manerba, Flaviano Mattiotti - ma che una alla volta sono state strappate via dalle lagheggiate. Il tipo di fondale non permette il posizionamento stabile delle boe, quindi abbiamo optato per l’informazione: un volantino incisivo e ad effetto, oltre che a cartelloni e cartelli graficamente accattivanti». Sarà proprio il dottorando in arrivo, specialista in grafica e comunicazione, a dedicarsi alla realizzazione della campagna. “Per ora è soltanto un’idea – continua Mattiotti – ma stiamo pensando di attrezzare anche le mappe in Gps, tra cui Google, con una delimitazione precisa del divieto di navigazione. Come già succede per il Garda trentino». Come detto, il primo tirocinio partirà entro le prossime settimane: l’obiettivo è concludere il progetto entro la prossima primavera. Ed è soltanto l’inizio: la convenzione firmata con l’Università Cattolica intanto durerà un anno, ma potrà essere rinnovata. •

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