Rivoltella si è «convertita» alle palme

di A.GAT.
La messa a dimora delle palme in via Agello: il dibattito resta acceso
La messa a dimora delle palme in via Agello: il dibattito resta acceso
La messa a dimora delle palme in via Agello: il dibattito resta acceso
La messa a dimora delle palme in via Agello: il dibattito resta acceso

Ha fatto abbastanza rumore, sui social e non solo, il cambio delle piante nella zona 30 di via Agello a Rivoltella, di fronte a Villa Brunati: il Comune ha sostituito una dozzina di alberelli ginkgo biloba ormai ammalorati per far posto ad altrettante palme nuove, già sistemate nelle aiuole. Era inevitabile qualche reazione, tra cui quella del Cat, il Comitato ambiente e territorio: si domanda perché dell’operazione, dove saranno portate le piante sradicate, i criteri della scelta e i costi. Le prime risposte arrivano direttamente dal sindaco Guido Malinverno: «Le piante che c’erano da più di 10 anni, se così si possono chiamare - spiega il primo cittadino - erano ormai irrecuperabili, come da relazione dell’agronomo, perché avevano le radici rovinate. Il problema è che essendoci un grande lastricato impermeabile non c’è abbastanza terra, dunque l’acqua non drena e le piante non crescono. Avevamo fatto delle prove qualche mese fa, poi abbiamo coordinato l’intervento con la Soprintendenza: abbiamo scelto le palme perché per via delle loro caratteristiche possono crescere rigogliose anche con meno di mezzo metro di terra. In alternativa avevamo pensato al bagolaro, ma gli agronomi ce l’hanno sconsigliato». Lavori in vista anche in centro storico: «Il prossimo problema da affrontare sarà sul lungolago - anticipa Malinverno -: ci sono delle palme ormai arrivate alla fine. Vedremo il da farsi». •

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