«Sabotaggio» alla ciclabile: tagliata la rete del parapetto

di Luciano Scarpetta
Lo squarcio nella rete di protezione sul percorso a picco sul lago
Lo squarcio nella rete di protezione sul percorso a picco sul lago
Lo squarcio nella rete di protezione sul percorso a picco sul lago
Lo squarcio nella rete di protezione sul percorso a picco sul lago

Qualcosa di inquietante, non una ma due volte, è avvenuto lungo il percorso della magnifica pista ciclopedonale a sbalzo sul lago, da poco inaugurata a Limone verso il confine con il Trentino. È di ieri infatti la notizia che la Giunta comunale di Limone ha dato incarico a un avvocato per intraprendere «tutte le necessarie iniziative», tra cui la redazione di una denuncia-querela, in relazione agli episodi avvenuti sulla nuova ciclopista il 24 agosto scorso e il 2 ottobre. L’ULTIMO EPISODIO, quello di ottobre, assume contorni misteriosi e preoccupanti: nella rete a protezione del percorso è stato trovato uno squarcio di un metro e 20 centimetri. Ma non c’era traccia di massi caduti: chi ha squarciato la rete allora? Il teatro è sempre lo stesso punto: gli ultimi 200 metri del tracciato a nord verso il confine trentino, zona dove è stata individuata anche la scorsa volta una lacerazione sulla rete del parapetto. In questo caso però nelle vicinanze non sono stati rinvenuti sassi, detriti o altri oggetti riconducibili allo strappo delle maglie metalliche. «Una coppia di turisti di Mori - racconta il sindaco di Limone, Franceschino Risatti - ha segnalato alla nostra Polizia locale il buco nella rete, aggiungendo di aver visto scappare alcune persone al loro passaggio». Stiamo parlando di una porzione di rete metallica lacerata delle dimensioni di 120 x 80 centimetri: non è stata una pietra, perchè un macigno di quelle dimensioni non può essere caduto senza lasciar traccia sulla falesia e sulla ciclopista. «In presenza di episodi simili - chiarisce il sindaco Risatti - abbiamo sporto denuncia alla Procura della Repubblica al Tribunale di Brescia e ci costituiremo parte civile nel processo penale a carico delle persone che saranno eventualmente ritenute responsabili». Al vaglio anche le immagini della web cam posizionata nei pressi della galleria che affianca la ciclabile. NON È LA PRIMA VOLTA. Il precedente caso come si ricorderà avvenne a fine agosto, quando dopo un violento temporale furono rinvenuti sul tracciato dai Vigili del fuoco di Riva del Garda alcuni frammenti di roccia caduti dalla falesia che sovrasta la ciclopedonale. Nei pressi dello smottamento si riscontrò anche la rottura di una porzione di rete del parapetto. La circostanza fece però discutere, perché il foro individuato sulle maglie metalliche nella ringhiera fronte lago, aveva inspiegabilmente lo strappo rivolto verso l’interno della ciclopedonale. •

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