Scambio di doni tra passato e futuro del paese

di Luciano Scarpetta
Oreste Cagno, classe 1936, con i libri alla postazione «firmacopie»
Oreste Cagno, classe 1936, con i libri alla postazione «firmacopie»
Oreste Cagno, classe 1936, con i libri alla postazione «firmacopie»
Oreste Cagno, classe 1936, con i libri alla postazione «firmacopie»

Un piccolo grande dono in cambio di un altro grande dono: un libro con storie inedite del passato del paese, in cambio di un contributo, devolvendo il 5 per mille, all’asilo di Gargnano. Un impegno solenne e mantenuto con rigoroso scrupolo. E se la vita è piena di promesse non mantenute e di sogni infranti. Non è così per Oreste Cagno, un classe ’36 di Toscolano Maderno, innamorato del lago e soprattutto di Gargnano, dove ha lavorato per 25 anni nella banca affacciata sul porto, a contatto con la gente del paese e con quel paesaggio pieno di poesia che gli è rimasto nel cuore. Lui nelle promesse ci crede ancora, al punto tale da regalare la sua ultima pubblicazione di storia locale «Gargnano e la pallacorda», a chi si impegna di donare il prossimo 5 per mille all’asilo di Gargnano. Un obbligo morale che ricorda a tutti in occasione del suo personalissimo «firmacopie» giornaliero alla biblioteca comunale. È proprio lì infatti che Oreste aspetta ogni pomeriggio chi desidera ricevere la sua ricerca storica che trae origine da documenti storici sull’amministrazione della giustizia nel Regno Lombardo Veneto (1815-1859), carte rare e preziose da lui rinvenute nei mercatini domenicali del comprensorio. Nello specifico dell’ultimo lavoro, si raccontano fatti e costumi lontani nel tempo come il furto di merci avvenuto in un mulino e le «suppliche» inviate alla Provincia di Brescia da un «prestinaio» (come si chiamava con termine oggi desueto il fornaio) gargnanese, tale Giò Mazzardi, perché nella contrada di San Francesco, la strada maestra del paese, sia proibito il gioco della pallacorda. Era quella sorta di rudimentale tennis da strada reso celebre un paio di secoli prima da caravaggesche cronache romane. «Grazie alla collaborazione del Comune di Gargnano (Oreste ha donato al Comune i documenti originali scovati nei mercatini) – racconta – siamo riusciti a stampare mille copie, destinate a chi vorrà devolvere nella prossima dichiarazione dei redditi il suo 5 per mille all’asilo di Gargnano». Praticamente un libro a costo zero per il lettore, se vogliamo una piccola rivoluzione nel mondo dell’editoria locale. Si tratta di storie vere, come le altre già pubblicate e reperibili in biblioteca («100 zecchini per un piatto di polenta» e «Storie gardesane») capitate nel territorio gargnanese al tempo dei nostri avi e raccontate da Oreste Cagno con la semplicità e modestia con la quale la nonna porgeva accanto al fuoco il cibo alla nipotina. •

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