Sfida per l’acquedotto: il verdetto può attendere

di L,SCA.

Sarà necessario attendere ancora per il pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso del Comune di Limone contro l’Ufficio d’ambito di Brescia e nei confronti di Garda Uno per la questione acquedotto. Lo scorso maggio in piena emergenza pandemica il Comune aveva chiesto il rinvio per poter preparare al meglio l’attività difensiva e in sede giurisdizionale, venne accolta la richiesta per il rinvio della trattazione dell’appello per far valere i requisiti per la gestione in autonomia dell’acquedotto comunale. Limone è convinto di avere i requisiti per proseguire la gestione in autonomia del servizio idrico, in deroga al principio dell’unicità della gestione nell’ambito: l’approvvigionamento da fonti qualitativamente pregiate, sorgenti in parchi naturali o aree naturali protette ed un utilizzo efficiente della risorsa. Ora nel mezzo della seconda ondata tutto rimandato a data da destinarsi e quindi, fino all’udienza di merito, cesseranno anche gli effetti di ogni atto di diffida ad adempiere a carico del Comune. •

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