Si indaga sul contratto di Alejandro

Il rimessaggio teatro dell’incidente costato la vita al diciottenne
Il rimessaggio teatro dell’incidente costato la vita al diciottenne
Il rimessaggio teatro dell’incidente costato la vita al diciottenne
Il rimessaggio teatro dell’incidente costato la vita al diciottenne

La dinamica è ormai chiara, ma le indagini sulla morte di Alejandro Lorenzato, il diciottenne deceduto lunedì al Civile di Brescia dove era ricoverato da 24 ore dopo essere stato trovato privo di sensi in un rimessaggio per le barche a Lonato del Garda non sono finite.Gli inquirenti vogliono infatti capire se il ragazzo fosse stato regolarmente assunto o se invece si trovasse a lavorare in nero all’interno della struttura. «Sappiamo che aveva iniziato a lavorare nel rimessaggio qualche giorno prima - fanno sapere gli inquirenti - subito dopo avere finito la scuola si è proposto per l’estate. Non era la sua prima esperienza lavorativa lì a Lonato. Sembra che già nel periodo delle vacanze di Pasqua abbia fatto alcune ore che poi gli sono state saldate».Gli inquirenti sono ora in cerca della documentazione che possa comprovare una assunzione regolare. Alle operazione partecipano anche gli ispettori del lavoro chiamati a collaborare con i carabinieri di Desenzano e la procura di Brescia.Al momento iscritto nel registro degli indagati per la morte del diciottenne di Desenzano (frequentava il Cfp di Rivoltella) c’è un dipendente della azienda, un 48enne originario dello Sri Lanka. Omicidio colposo il reato che gli viene contestato dalla procura. Secondo gli inquirenti l’uomo domenica stava utilizzando una gru quando è arrivato il diciottenne. Lo straniero non si sarebbe accorto in tempo di Alejandro Lorenzato e lo avrebbe schiacciato contro un muro. Quando si è accorto di quello che è successo il 48enne cingalese ha subito chiamato i soccorsi. Il diciottenne era stato trovato esanime a terra. Inizialmente si pensava che potesse essere stato vittima di un malore. Una volta rianimato Alejandro era stato trasportato in gravissime condizione al Civile di Brescia. Per 24 ore il ragazzo ha lottato, poi lunedì si è arreso. Troppo gravi le ferite e i traumi riportati nello schiacciamento. Il 48enne nelle prime ore dopo l’infortunio del collega agli investigatori avrebbe raccontato che la vittima si trovava da sola all’interno del rimessaggio salvo poi raccontare la verità nelle ore successive. Sul corpo di Alejandro il pm Carlo Pappalardo ha disposto l’autopsia che è stata eseguita nelle scorse ore, si attende la restituzione della salma ai familiari che potranno così organizzare il funerale.[END]© RIPRODUZIONE RISERVATA

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