Ancora un rinvio, questa volta al prossimo febbraio, per l'udienza preliminare del processo relativo al crac di Manerba Investimenti, la srl nata nel 2005 e interamente partecipata dal Comune della Valtenesi che nel corso della sua attività si è dedicata anche ad altri settori: da quello del fotovoltaico e delle energie integrate, alla sicurezza fino all’immobiliare. Davanti al gup sono finiti gli ex sindaci di Manerba, Isidoro Bertini e Paolo Simoni, insieme ad altre due persone: Giovanni Marchetti e Ivo Giacomini, entrambi membri del consiglio di amministrazione della società. BANCAROTTA fraudolenta il reato contestato a vario titolo ai quattro che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Ieri è andata in scena un’udienza interlocutoria al termine della quale il giudice ha rimandato al prossimo anno la discussione, allungando così i tempi di una vicenda iniziata con il fallimento della Manerba Investimenti arrivato nel 2012. dopo che già tre anni prima la società era finita in liquidazione. I due ex sindaci sono accusati di bancarotta fraudolenta in concorso: tra le altre contestazioni, ai vari indagati, anche la mancata conservazione dei libri contabili, la distrazione di 261 mila euro versati a titolo di acconto per l'acquisto di pannelli fotovoltaici, le accuse di aver «occultato o dissipato crediti vantati dalla società nei confronti del Comune», tra cui 650 mila euro per la realizzazione del parco e del museo della Rocca di Manerba. Si va ora al 2021, quando a distanza di tanti anni si potrà arrivare a una prima svolta della vicenda giudiziaria legata alla partecipata del Comune di Manerba. •