Sono «porcastri» l’incubo di Gardone

di L.SCA.
Una «passeggiata» notturna del branco per le strade di Gardone
Una «passeggiata» notturna del branco per le strade di Gardone
Una «passeggiata» notturna del branco per le strade di Gardone
Una «passeggiata» notturna del branco per le strade di Gardone

Sembrerebbero «porcastri» e non cinghiali gli animali che da fine settembre scorrazzano indisturbati in branco tra Gardone alto e la strada Gardesana. Per la cronaca anche ieri notte si segnalano devastazioni nei giardini di un residence nei pressi dell’istituto alberghiero e all’interno del Vittoriale vicino a Villa Mirabella, sede della Comunità del Garda. L’ipotesi è stata avanzata dai veterinari nell’incontro tenutosi nei giorni scorsi in prefettura alla presenza del sindaco Andrea Cipani, carabinieri, funzionari della Regione e polizia provinciale, dopo la visione dei filmati delle «passeggiate» dei suidi al Vittoriale, nel centro storico ai giardini del Municipio e sulla strada Gardesana. «IPOTESI inquietante – commentava ieri mattina il primo cittadino di Gardone Riviera – perché avvalorerebbe la possibilità di un’immissione illecita negli ultimi mesi». Gli indizi sembrano volgere in questa direzione: «Secondo i veterinari – spiega il sindaco Andrea Cipani – sussistono tutti i presupposti. Il branco si comporta in modo tutt’altro che selvatico: non ha paura dell’uomo e non si allontana velocemente all’arrivo delle auto. Altri particolari poi, come il colore e le caratteristiche della coda farebbero propendere per questa ipotesi». Non sarebbe del resto il primo episodio. «Nella Bergamasca – continua – sono stati scoperti allevamenti e semine analoghe. Nulla vieta che possa purtroppo essere avvenuto anche qui sulle sponde del lago». Cinghiali o porcastri, resta in ogni caso il fatto che l’emergenza deve necessariamente rientrare nel più breve tempo possibile. Mettendo fine al coprifuoco serale nelle zone alte del paese, dove la gente evita ormai di uscire col buio per timore di incontrare all’improvviso il branco di animali. LA SPERANZA è che le sei gabbie posizionate domenica sera ai margini del borgo svolgano egregiamente il loro compito. Per la cronaca, gli introiti derivanti dalla vendita della carne degli animali prelevati, serviranno a risarcire chi ha subito danni dalle scorribande notturne. •

Suggerimenti