Un team di ragazzi dai 10 ai 13 anni si è avventurato sui fondali del lago in compagnia degli istruttori del Tritone Sub di Desenzano, per esplorare il siti palafitticolo sommerso di San Sivino a Manerba, risalente all’età del Bronzo, dal 2011 Patrimonio mondiale Unesco insieme alle aree archeologiche «terrestri» del Lavagnone e del Lucone. Di queste ultime si parla più spesso, meno dell’area archeologica subacquea, che richiede bombole e respiratori per essere ispezionata. I ragazzi durante l’immersione hanno potuto ammirare i resti del sito palafitticolo scoperto nel 1971 dai subacquei del Tritone sub. Lo scorso anno, grazie a un accordo di collaborazione tra il Comune di Manerba, la Soprintendenza archeologica, il Tritone e l’associazione Pro Desenzano, era stato possibile individuare, attraverso prospezioni subacquee, l’areale di distribuzione degli elementi lignei verticali della palafitta preistorica e delimitare i margini dell’insediamento sommerso, posizionando boe, panelli e testi informativi per i turisti. Quest’anno è in programma, con un finanziamento regionale, l’avvio della mappatura del sito, mediante il rilievo dei singoli pali infissi nel fondale. •