Spiagge senza barche: mille boe dalla Giamaica fino al delta di Campione

Il problema c’è e si vede, negli ultimi anni segnalato a destra e manca: in realtà qualche Comune ci ha già pensato, alla fine di agosto, piazzando le boe a largo del lido di Lonato e della spiaggia Giamaica di Sirmione. STOP ALLE BARCHE troppo vicine alla spiaggia, stavolta per davvero: adesso è l’Autorità di Bacino a presentare un piano articolato (da oltre 180 mila euro) per tenere lontani i natanti dalle rive, restituendo spazi (e limitando i pericoli) a bagnanti e nuotatori. DA DESENZANO a Campione sono circa una ventina le spiagge bresciane interessate dall’intervento, e dove sarà interdetta la navigazione: l’obiettivo, fa sapere l’Autorità, è di «garantire l’uso esclusivo delle stesse da parte dei bagnanti che intendano effettuare attività natatorie». Il progetto prevede il posizionamento di boe (rosse) distanti 20 metri l’una dall’altra ma collegate tra loro con boette e cordini galleggianti, e segnalate con cartelli (tra cui «Limite acque interdette alla navigazione»), dai 5 ai 40 metri dalla riva in base al tipo e alla profondità del fondale. SI PARTE dalla spiaggia di Campione, per poi scendere di fronte alla spiaggia Fontanelle e al lido di Villa a Gargnano, la spiaggia della Villa Romana, il lido Ulivi, la zona del promontorio, il lido Azzurro e la Benella a Toscolano Maderno, a largo del Lido 84 a Gardone, al Molino di Salò, alla spiaggia di Portese e al porto e alla Gardiola di San Felice, alla Romantica e allo Zocco di Manerba (dove c’è anche un sito palafitticolo Unesco), alle Brede di Moniga, al lido di Padenghe, al Desenzanino, alla Spiaggia d’oro e al porto di Rivoltella. A Desenzano, in particolare, l’area interdetta alle barche sarà di 200 metri al Desenzanino, 190 metri a Rivoltella e 140 metri alla Spiaggia d’oro. Per sistemare tutte le boe ci vorrà poco meno di un mese e mezzo: sarà tutto pronto entro la prossima stagione turistica. Del progetto in realtà se ne parla dallo scorso gennaio, ma anche questo è stato inevitabilmente rallentato dall’emergenza sanitaria: solo alla fine di maggio è stato approvato da tutti i sindaci interessati.