Sub muore tentando il record del mondo

di Luciano Scarpetta
Le ricerche del recordman polacco dopo l’allarme del suo staffSebastian Marczewski, 41 anniIn azione anche i Vigili del fuoco
Le ricerche del recordman polacco dopo l’allarme del suo staffSebastian Marczewski, 41 anniIn azione anche i Vigili del fuoco
Le ricerche del recordman polacco dopo l’allarme del suo staffSebastian Marczewski, 41 anniIn azione anche i Vigili del fuoco
Le ricerche del recordman polacco dopo l’allarme del suo staffSebastian Marczewski, 41 anniIn azione anche i Vigili del fuoco

Non è più riemerso in superficie nel pomeriggio di ieri Sebastian Marczewski, 41enne palombaro e veterano di guerra polacco, che sul lago a Tignale stava tentando di stabilire il nuovo primato del mondo di immersione con le bombole a circuito aperto. Proprio sul Garda nel 2017 aveva stabilito a 240 metri il primato nazionale polacco, e da qualche settimana era tornato, con base a Limone, per preparare al meglio la sua nuova impresa negli abissi. L’OBIETTIVO era di scendere fino a -333 metri per superare il record mondiale di profondità, battendo la misura stabilita a fine 2016 dall’egiziano Ahmed Gabr nelle ben più calde acque del mar Rosso a quota di -332,35 metri. Ieri purtroppo qualcosa è andato maledettamente storto durante la risalita. Chi lo aspettava alla quota batimetrica di -150, per il cambio delle bombole, non lo ha più visto risalire all’ora prestabilita e ha dato l’allarme. Nel pomeriggio intorno alle 16 la quieta atmosfera estiva della spiaggia di Limone, all’inizio del lungolago Marconi, è stata turnata dall’arrivo dei mezzi dei Vigili del fuoco di Salò e del nucleo sommozzatori di Trento. Hanno preceduto di pochi minuti l’arrivo sul bagnasciuga della piattaforma utilizzata dall’equipe polacca per supportare in acqua gli allenamenti di Sebastian Marczewski. Al largo invece il nucleo sommozzatori dei Volontari del Garda di Salò, coadiuvato da una motovedetta della Guardia Costiera, stava scandagliando il fondale alla ricerca del corpo dello sfortunato sommozzatore. Poco dopo le 18 la salma è stata recuperata dal fondale, insieme a 25 bombole, da 160 metri di profondità. Al momento non è dato sapere se proprio ieri pomeriggio fosse stato stabilito di tentare l’impresa del record mondiale. LO STESSO Marczewski dal diario di bordo quasi giornaliero del suo profilo Facebook «Iron Diver», dedicato alle imprese negli abissi, giovedì pomeriggio aveva rassicurato i connazionali in patria che la spedizione gardesana procedeva al meglio: «Al momento, continuiamo a tuffarci sotto i 220 metri. Per il giorno del record non c’è nessuna data perché abbiamo ancora qualche settimana di preparazione, quindi senza fretta abbiamo tempo per fare tutto con calma». Nativo di Stalowa Wola, un paese nei pressi di Varsavia, Marczewski era stato alpinista e veterano di guerra in Afghanistan con il contingente polacco della Nato. Aveva iniziato ad avventurarsi nel blu profondo vent’anni fa, dopo essere stato tragicamente coinvolto nell’esplosione di una mina in Afghanistan piantata dai talebani che gli aveva danneggiato la spina dorsale. Dopo l’incidente aveva trovato lavoro in Patria appassionandosi al «sommerso», prima come tecnico delle immersioni e in seguito come istruttore subacqueo. Nell’estate 2017 proprio nella «palestra» gardesana dei sub al porto di Tremosine, aveva stabilito il record nazionale polacco in acque interne, scendendo a quota di -240 metri. Questa volta voleva di più, molto di più: voleva il record del mondo. Ma ha perso la vita. •

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