Sul lungolago un restyling «radicale»

di L.SCA.
Un taglio netto ai rami di un pino davanti al porto di Maderno
Un taglio netto ai rami di un pino davanti al porto di Maderno
Un taglio netto ai rami di un pino davanti al porto di Maderno
Un taglio netto ai rami di un pino davanti al porto di Maderno

Prosegue senza sosta il profondo maquillage del lungolago di Maderno iniziato a ottobre e destinato tra un paio di mesi a restituire alla cittadinanza una pista ciclopedonale, finalmente libera dai pericolosi avvallamenti causati nel tempo da i pini marittimi che, con le loro radici, hanno provocato il progressivo sollevamento del manto stradale e della pista ciclabile. Dopo il maltempo dei giorni scorsi, anche la zona ad inizio lungolago, quella nei pressi dell’imbarcadero del traghetto Navigarda, è stata oggetto di attenzioni da parte dei tecnici con la consistente potatura della chioma di alcune alberature verso il lato stradale. Al netto del risultato estetico che ha innescato qualche inesorabile rimostranza tra i residenti per il drastico taglio sulle ramificazioni degli alberi, sono prevalenti però soprattutto gli aspetti legati alla sicurezza e all’incolumità dei pedoni. Nella parte nord invece, nel tratto compreso fra l’ex campo ippico di fronte alla sede della Remiera e l’intersezione con via Leopardi, si prosegue con il primo lotto dei lavori dell’importo di 262 mila euro su 985 mila totali. Dopo il completamento degli scavi in prossimità delle radici, le operazioni effettuate con l’assistenza e la supervisione della Fitoconsult di Varese sulle condizioni sanitarie e statiche dei pini marittimi duranti i lavori, vedranno l’impiego di teli che separeranno le radici dalla pavimentazione stradale. •

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