Svincolo della Rovizza, la volta buona

Lo svincolo della Rovizza  è in stand by da trent’anni
Lo svincolo della Rovizza è in stand by da trent’anni
Lo svincolo della Rovizza  è in stand by da trent’anni
Lo svincolo della Rovizza è in stand by da trent’anni

Lo svincolo della Rovizza sembra essere arrivato al traguardo dopo 30 anni. «Nonostante le continue sollecitazioni della politica, quest’opera ha avuto tempi biblici!», ha spiegato Luisa Lavelli durante il Consiglio comunale di Sirmione di mercoledì sera. Il sindaco era reduce dal tavolo di lavoro convocato poche ore prima: un incontro con i tre sindaci coinvolti (oltre a Lavelli c’erano Paolo Bellini per Pozzolengo, Maria Orietta Gaiulli per Peschiera), le Province di Brescia e Verona con Veneto Strade. «Il progetto è completo, abbiamo chiesto - assicura Lavelli - di essere costantemente informati ad ogni step per controllare e governare i tempi concordati». Il progetto completo dettagliato verrà consegnato alla Provincia di Brescia che lo protocollerà il 15 aprile. L’iter autorizzativo passerà quindi alla Provincia di Verona che agirà con procedura semplificata per ridurre i tempi e arrivare all’approvazione definitiva entro agosto. Dopodiché si procederà con la gara d’appalto e con l’aggiudicazione ai lavori entro ottobre. «Una questione viabilistica e soprattutto di sicurezza, troppi gli incidenti in questi anni a causa di questo svincolo fantasma - il commento di Paolo Bellini, primo cittadino di Pozzolengo, il più agguerrito nel denunciare l’assurdità di ben 3 decenni di ritardi -. Pozzolengo merita di non essere più tagliato fuori dal Basso Garda. Siamo a buon punto anche perché gli espropri sono in fase avanzata, ma non abbassiamo la guardia». Per realizzare lo svincolo di Rovizza, la Regione ha stanziato da tempo 2 milioni e 400 mila euro, che si sommano ai 700 mila euro già spesi per l’incompiuta. I tempi biblici cui faceva riferimento il sindaco Lavelli sono dovuti a problemi di competenza territoriale e costi ritenuti troppo elevati per poche centinaia di metri divisi tra Sirmione, Pozzolengo e Peschiera ma che in realtà sono di vitale importanza per salvaguardare in primis il borgo di Rovizza di Sirmione e per riconnettere alla viabilità del territorio anche le località Grilli e Marangona di Pozzolengo oltre che per migliorare la sicurezza stradale del territorio del Lugana. Ad accendere il Consiglio comunale di Sirmione è stato anche il castello scaligero. L’opposizione ha interrogato l’Amministrazione sostenendo che i sintomi di ammaloramento del castello c’erano già tutti da anni. Sul banco degli imputati una vistosa crepa nel 2015 che secondo la minoranza era un forte segnale di pericolo. «La fessura rilevata nel 2015 secondo gli esperti non era preoccupante ed è rimasta inalterata - ha ribattuto l’assessore ai lavori pubblici Roberto Campagnola -. Anche i rilievi di marzo 2022 non hanno evidenziato criticità. Abbiamo comunque monitorato l’evolversi attraverso appositi sensori, la siccità ha fatto precipitare la situazione». •. S.Avi.

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