Tari, «Obiettivo Lonato» boccia il sindaco per il no alla proposta di un taglio

di Roberto Darra
Polemiche a Lonato sull’applicazione della Tari
Polemiche a Lonato sull’applicazione della Tari
Polemiche a Lonato sull’applicazione della Tari
Polemiche a Lonato sull’applicazione della Tari

È polemica sul mancato accoglimento, durante il recente Consiglio comunale a Lonato del Garda, dell’emendamento proposto da Davide Bollani, della lista di minoranza «Obiettivo Lonato», finalizzato a introdurre una riduzione della Tari «a beneficio di quanti volessero intraprendere una nuova attività commerciale o artigianale». LA PROPOSTA non è stata nemmeno portata in aula, in quanto ritenuta dalla maggioranza «tardiva e presentato fuori termine». In realtà «la richiesta è stata depositata perfettamente in linea con i limiti previsti - spiega l’avvocato Bollani -: è stata depositata all’Ufficio Protocollo alle 14,50 dello scorso 2 dicembre. Il fatto che la comunicazione sia stata protocollata solo il giorno successivo è ininfluente ai fini del rispetto del termine, da parte del nostro gruppo consiliare, dipende solo dall’organizzazione interna degli uffici comunali e non può in alcun modo incidere sulla validità della richiesta di emendamento». Il consigliere di minoranza insiste sul fatto di non considerare «giusto tutto questo, sapendo che il provvedimento era formulato nell’esclusivo interesse del settore commerciale e artigianale del territorio, e finalizzato a un suo rilancio. Questo in considerazione del fatto che, ormai, il comparto subisce la concorrenza dei grandi centri commerciali, senza dimenticare le pesanti conseguenze prodotte dalla crisi scatenata dalla pandemia da Covid-19». TUTTO QUESTO, per Bollani, «denota il disinteresse dell’Amministrazione comunale verso il comparto commerciale, sulla falsa riga di quanto è già stato riscontrato nei cinque anni appena trascorsi. In questa direzione - conclude il consigliere di opposizione - si muove anche la mancata nomina dell’assessore al Commercio e la decisione del sindaco di trattenere la relativa delega, nonostante l’insistenza dell’associazione commercianti nel chiedere all’Amministrazione comunale di potersi confrontare con un assessore ad hoc». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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