Tempesta infinita
a Desenzano.
Grandine, crolli e apprensione

di Alessandro Gatta
I Vigili del fuoco impegnati nella rimozione degli alberi cadutiLa tempesta è tornata  a flagellare il litorale del basso Garda Il muretto ha ceduto di schianto in via Cavour e le macerie hanno  travolto due auto e un furgone in sosta
I Vigili del fuoco impegnati nella rimozione degli alberi cadutiLa tempesta è tornata a flagellare il litorale del basso Garda Il muretto ha ceduto di schianto in via Cavour e le macerie hanno travolto due auto e un furgone in sosta
I Vigili del fuoco impegnati nella rimozione degli alberi cadutiLa tempesta è tornata  a flagellare il litorale del basso Garda Il muretto ha ceduto di schianto in via Cavour e le macerie hanno  travolto due auto e un furgone in sosta
I Vigili del fuoco impegnati nella rimozione degli alberi cadutiLa tempesta è tornata a flagellare il litorale del basso Garda Il muretto ha ceduto di schianto in via Cavour e le macerie hanno travolto due auto e un furgone in sosta

Grandine battente nella seconda metà di settembre: una cosa (quasi) mai vista sul basso Garda. Il caldo di questi giorni ha scatenato per l’ennesima volta una volta la furia imprevedibile del maltempo. Ancora più curioso il fatto che la perturbazione di mercoledì sera (tra le 22 e la mezzanotte) si sia concentrata in particolare su Desenzano, sfiorando appena la Valtenesi e gli altri Comuni del Basso Garda (dove sì ha piovuto, con qualche chicco di grandine, ma senza danni seri o interventi di rilievo). DECISAMENTE DIVERSA la situazione a Desenzano, dove dal cielo si è scaricato un vero nubifragio, con pioggia e grandine battente: ne è caduta così tanta da imbiancare strade, prati e giardini, sommersi da un vasto manto bianco che a prima vista sembrava pure neve. In questa strana estate, tra l’altro, non è la prima volta che il territorio di Desenzano diventa l’epicentro del maltempo nella sua forma più violenta, quasi una piccola maledizione climatica che puntualmente si ripete: impossibile dimenticare, ad esempio, la tempesta del 5 maggio dello scorso anno. Desenzano insomma sembra l’epicentro delle tempeste DETTO QUESTO, non si contano le chiamate al 112 per interventi di pulizia e drenaggio di garage e cantine, o le strade allagate (alcune fino a mezzo metro d’acqua). Ma non sono mancati, purtroppo, anche interventi complicati in cui a conti fatti si è sfiorata la tragedia. Tra questi il difficile lavoro dei Vigili del fuoco e degli operai comunali nella rimozione di un grosso albero che è rovinosamente franato in mezzo alla strada, in via Silva, fortunatamente senza colpire nessuno né danneggiare auto o edifici. Sono invece tre i veicoli andati distrutti nel grande parcheggio di via Cavour, sulla strada che porta alla stazione: quando il peggio sembrava ormai passato, con il cielo che lentamente era tornato sereno, nel cuore della notte uno smottamento del terreno (di circa 20 metri quadrati) ha fatto crollare un muretto di contenimento, che appunto ha schiacciato i tre mezzi in sosta: un furgone e due utilitarie, una Ford e una Hyundai seriamente danneggiate dal crollo. ANCHE IN QUESTO Caso nessun ferito, con intervento dei Vigili del fuoco, impegnati nell’attività tecnica di contenimento e di messa in sicurezza: sul posto anche le pattuglie degli agenti del Commissariato, per i dovuti sopralluoghi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti