Turismo, il giugno più nero di tutti i tempi

di Alessandro Gatta Silvia Avigo
Alberghi vuoti: in giugno sul Garda un calo fra il 70 e il 90 per cento
Alberghi vuoti: in giugno sul Garda un calo fra il 70 e il 90 per cento
Alberghi vuoti: in giugno sul Garda un calo fra il 70 e il 90 per cento
Alberghi vuoti: in giugno sul Garda un calo fra il 70 e il 90 per cento

Alessandro Gatta Silvia Avigo Effetto Covid, senza dubbio: un giugno mai così nero per il turismo del Garda, che dalla Valtenesi a Sirmione piange un crollo delle presenze compreso tra il 70 e oltre l’80%. Una debacle senza precedenti, rischiarata però da una prima luce di ripresa, da pochi giorni a questa parte, anche se ormai i riflettori sono puntati su agosto, settembre e anche ottobre. È LA SITUAZIONE della stagione gardesana, alle prese con le conseguenze della pandemia. I dati di giugno, al momento gli unici disponibili, confermano un trend annunciato: a Desenzano oltre 100 mila presenze in meno rispetto al 2019 (-83%), a Sirmione gli incassi della tassa di soggiorno sono passati da 360 mila a 30 mila euro (-90%). Va appena meglio in Valtenesi, ma è un eufemismo: -70% a Padenghe, -73% a Moniga, -78% a Soiano, -79% a Manerba. Nel complesso, i quattro Comuni dell’Unione passano dai 121 mila euro incassati nel 2019 ai 30 mila di quest’anno, pari al 75% in meno. Al di là della pura ospitalità, non se la passano meglio neanche le altre attività legate al turismo: negozi, bar e ristoranti in genere hanno perso dal 30 al 50% del fatturato, i noleggi di barche dal 50% in meno (Sirmione) al 60% in meno (Desenzano). Ad oggi, in pratica, si è lavorato quasi solo nei weekend (dove, ricordiamo, c’è sempre il pienone) e in gran parte con turisti italiani: solo ora sembrano aumentare gli arrivi di stranieri, in particolare gli storici da Germania, Austria, Olanda e Svizzera. Anche per questo a Desenzano, dove le presenze straniere valevano circa il 70% del totale, si punta anche sul turismo italico, e in particolare lombardo, con sconti per i visitatori nostrani: «Questo strano anno zero - spiega l’assessore Francesca Cerini, assessore al Turismo a Desenzano – può essere l’occasione per ampliare il nostro bacino d’utenza, e fidelizzare chi ancora ci conosce poco». Cauto ottimismo anche in Valtenesi: «Siamo convinti che da agosto in poi vedremo la ripresa – spiega Flaviano Mattiotti, presidente dell’Unione e sindaco di Manerba - per confermare un trend che da tempo ci vede più come una realtà consolidata in grado di ospitare turisti tutto l’anno, in sicurezza». «Se dovessimo guardare solo ai fine settimana – chiosa infine Luigi Alberti, presidente del Consorzio Garda Lombardia – avremmo strutture che hanno fatto quasi l’80% delle presenze degli ultimi anni. È da qui che dobbiamo ripartire per la ripresa che ci aspettiamo da agosto in poi: ci sono alberghi importanti che hanno prenotazioni anche fino a ottobre». Nel vuoto delle presenze straniere, una buona notizia: «Tanti italiani sono venuti da noi per la prima volta. E probabilmente torneranno». •

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