«Turismo in calo?
La colpa è
anche nostra»

di Luciano Scarpetta
Turismo sul Garda: dalle anticipazioni sulla stagione emergono i numeri peggiori degli ultimi anni
Turismo sul Garda: dalle anticipazioni sulla stagione emergono i numeri peggiori degli ultimi anni
Turismo sul Garda: dalle anticipazioni sulla stagione emergono i numeri peggiori degli ultimi anni
Turismo sul Garda: dalle anticipazioni sulla stagione emergono i numeri peggiori degli ultimi anni

Il lungo serpentone di auto in calata dai Tormini verso il lago, ieri mattina certificava l’inizio del weekend gardesano: È ancora il passatempo preferito di molti bresciani nel fine settimana, incolonnati insieme alle auto di migliaia di turisti stranieri. QUALCOSA però sta cambiando rispetto alle ultime annate contrassegnate dal boom di presenze turistiche. C’è gente, questo si, ma non tanta quanta nel recente passato: per questa stagione si prevede un calo fino all’8 per cento in confronto all’anno prima, che già si era chiuso con un calo attorno al sei per cento. E tutto questo dopo anni di crescita che sembrava inarrestabile, Ma non lo era. Le cause? Come anticipato da Bresciaoggi, per il direttore del consorzio turistico Garda Lombardia, Marco Girardi, la fine dell’exploit è da addebitare alla ripresa dei mercati internazionali come Mar Rosso e Tunisia, penalizzate negli anni scorsi dalla paura del terrorismo. In seconda battuta i prezzi: non degli alberghi, che sono stabili, ma soprattutto di bar e ristoranti secondo Girardi. «NON È FACILE trovare cause precise di questo calo - commenta Gianfranco Scanferlato, titolare a Gargnano dell’hotel Garni Riviera, autentico termometro dell’andamento turistico -: certo è che la prima metà di questo luglio, prenotazioni alla mano, per me è la più negativa da vent’anni. Certo, la Pasqua alta e il meteo inclemente di maggio hanno influito ad abbassare la media. Anche il periodo di ferie della regione bavarese fissato in calendario proprio nel periodo in cui il maltempo l’ha fatta da padrone, ha contribuito ad abbassare le statistiche. Ora poi anche le temperature anomale superiori alla media a nel mare del Nord, contribuiscono a far rimanere a casa qualche indeciso». A Tignale il barometro è stabile, forse merito anche di un’offerta destinata a una clientela più specifica. «I cali generalizzati - sostiene l’assessore al turismo Luigi Bertoldi - dai noi in questa prima parte di stagione si attestano su un accettabile 4% rispetto alla scorsa stagione. Dopo i cali di maggio, il mese di giugno ha visto una ripresa e contiamo di recuperare qualcosa». Il segreto? «Da noi tiene bene il turismo legato alle famiglie, trainato da manifestazioni legate alla biosostenibilità e ai prodotti gastronomici a filiera corta». SEGNALI di cambiamento anche a Limone, nella capitale del turismo tedesco in alto Garda: «Da noi - è l’analisi del vice sindaco e albergatore Franceschino Risatti – le presenze rimangono in linea con quelle degli anni precedenti. Il calo semmai è sugli “extra”: gli ospiti sono più attenti alle spese extra budget, nei negozi e i ristoranti. Un calo generalizzato era in ogni caso prevedibile: negli ultimi quattro anni era andata fin troppo bene. In ogni caso - afferma Risatti - chi lavora bene verrà sempre ripagato, al netto delle normali oscillazioni di mercato di pochi punti percentuali. Per chi invece ha provato a speculare sui prezzi lesinando sulla qualità, ecco che stanno arrivando le conseguenze». •

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