Turismo sul Garda
dai grandi numeri
al cambiamento

di Luciano Scarpetta
Turisti all’imbarco su un battello della Navigarda: nella valorizzazione delle vie d’acqua c’è una risposta al degrado del territorio
Turisti all’imbarco su un battello della Navigarda: nella valorizzazione delle vie d’acqua c’è una risposta al degrado del territorio
Turisti all’imbarco su un battello della Navigarda: nella valorizzazione delle vie d’acqua c’è una risposta al degrado del territorio
Turisti all’imbarco su un battello della Navigarda: nella valorizzazione delle vie d’acqua c’è una risposta al degrado del territorio

Vie d’acqua o raddoppio della strada Gardesana? Cicloturismo o Tav? Code in macchina o scambio modale? E ancora: albergo diffuso o mega residence? Vacanze «green» o torpedoni organizzati? Turismo culturale, sì, ma come? Domande alla ricerca di una «sostenibilità» che, sul Garda, armonizzi turismo e qualità ambientale. Sembra un monologo sui massimi sistemi, invece il futuro è concretamente in queste scelte. Torna dunque a proposito, per il terzo anno consecutivo dal 1 al 30 aprile, il Festival della Sostenibilità sul Garda, un evento unico che coinvolge il più grande lago d’Italia su tutte e tre le regioni delle sue sponde. «È LA RISPOSTA CONCRETA al grido d’allarme lanciato l’estate scorsa da qualche quotidiano della Baviera, che lamentava spiagge piene e strade congestionate», ha sottolineato il segretario della Comunità del Garda, Pierlucio Ceresa, alla presentazione del Festival ieri a Villa Mirabella di Gardone Riviera. Il Festival nasce per promuovere, coinvolgere e sensibilizzare sui temi dello sviluppo sostenibile declinati al lago di Garda, con in primo piano l’associazione di operatori culturali gardesani Lacus. L’edizione del 2019 è patrocinata da Regione Lombardia, Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento, Fondazione sviluppo sostenibile e Navigarda. Le collaborazioni si sviluppano anche con enti locali tra cui Desenzano, Toscolano Maderno, Tignale, Sirmione, San Felice, Puegnago. Tra le realtà consortili ricordiamo il Consorzio lago di Garda Lombardia e il Consorzio di tutela del Lugana, che è anche main partner. «Il 2019 - spiega il capo progetto Luigi Del Prete - è l’anno italiano del turismo lento, che durante il festival verrà esaltato proponendo la conoscenza del lago senza consumare il territorio attraverso le esperienze della “Camminate sostenibili” riscoprendo l’autenticità dei luoghi» Soprattutto in luoghi dell’entroterra dove le vie di trasporto create nei secoli scorsi sono inserite in percorsi naturalistici tracciati da pastori e contadini, sentieri ispirati a storici e letterati, vie spirituali e d’acqua, di collina e di montagna, lontane dai circuiti turistici di massa. TRA UN’ESCURSIONE e l’altra ci sarà spazio anche per «I seminari del festival» con relatori locali, nazionali e internazionali, fra cui dei veri «luminari» della conservazione di vari settori, dai beni culturali all’economia dei trasporti. «Le tematiche - spiega Del Prete - saranno la mobilità sostenibile, il riscaldamento globale, il paesaggio, i beni culturali, l’identità locale, i sapori gardesani, l’architettura e l’agricoltura sostenibile, gli stili di vita e le buone pratiche in ambito economico, ambientale e sociale». Nel ricco programma (www.lagoodigardasostenibile.it) sono previsti laboratori per famiglie, attività di educazione ambientale per imparare a riconoscere gli alberi, attività outdoor con bike tour e uscite in barca, foto contest e mostre sul paesaggio, degustazioni di prodotti a km zero e visite guidate, attività sportive e inclusive, aperture straordinarie di beni ambientali wed escursioni inedite. •

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