Turismo, una ripresa a metà Lontani i numeri pre-Covid

di Luciano Scarpetta
Turismo sul Garda: ancora da recuperare i livelli pre-Covid. Il dato confortante è la tenuta dei tedeschi
Turismo sul Garda: ancora da recuperare i livelli pre-Covid. Il dato confortante è la tenuta dei tedeschi
Turismo sul Garda: ancora da recuperare i livelli pre-Covid. Il dato confortante è la tenuta dei tedeschi
Turismo sul Garda: ancora da recuperare i livelli pre-Covid. Il dato confortante è la tenuta dei tedeschi

È ripartito bene ma non benissimo, nel 2021, il comparto turistico del Garda bresciano, dopo l’annus horribilis del 2020 salpato in pratica dal primo di giugno e contrassegnato solo da 864.869 arrivi e 3.476.023 presenze (dati ufficiali del sito della Provincia di Brescia). Non c’è stato un ritorno ai numeri del 2019, ovvero alla situazione pre-Covid: nel 2021 sono 1.405.039 gli arrivi, il 26% in meno del 2019 quando erano stati 1.903.293 e 6.495.229 presenze, il 17% in meno sempre relative allo stesso anno, quando avevano raggiunto la cifra di 7.846.791. In positivo si può dire che è sempre la riviera del lago il motore trainante dell’intero comparto turistico provinciale, considerato che nel 2021 si sono registrati complessivamente 2.090.435 arrivi e 8.588.398 presenze in tutta la provincia di Brescia, di cui i tre quarti sul Garda. Stiamo parlando di un’area caratterizzata da 420 alberghi, 11 pentastellati di cui 5 lusso, 94 quattro stelle, 195 tre stelle, 63 due stelle e 15 ad una stella per un totale di 13.153 posti letto. A cui vanno ad aggiungersi le strutture extra alberghiere come agriturismi, b&b, campeggi. Le risultanze della scorsa annata sono state illustrate ieri mattina alla sede del Consorzio turistico Garda Lombardia di Gardone Riviera, presenti il presidente della Provincia Samuele Alghisi, presidente e vice presidente del sodalizio turistico gardesano Massimo Ghidelli e Francesca Cerini, con il vice sindaco di Sirmione Mauro Carrozza, il direttore commerciale di Bcc Garda Lamberto Tonini, la presidente Ascovilo Giovanna Prandini, e Michele Benuzzi imprenditore di servizi bike. Tra gli arrivi del 2021 spicca la predominanza straniera, 842.754 a fronte di 562.285 italiani che hanno scelto la sponda bresciana del lago per le loro vacanze. Numeri che si riflettono sulle presenze, contrassegnate da 4.814.828 soggiorni stranieri e solo 1.680.401 italiani. Nel dettaglio, la top five nelle ultime tre stagioni vede nettamente prima la Germania (3.490.148 nel 2019, 1.489.534 nel 2020 e 3.228.572 nel 2021) seguita con abissale distacco dai Paesi Bassi (577.870 nel 2019, 231.707 nel 2020 e 483.046 nel 2021). Completa il podio 2021 l’Austria con 191.189 presenze, al quarto il Belgio con 155.429 e al quinto la Svizzera con 154.429. Colpisce la quasi scomparsa del turista inglese. Era al terzo posto nel 2019 con 79.253 arrivi 404.212 presenze, al sesto nel 2020 con 10.604 arrivi e 44.988 presenze, mentre nel 2021 si piazza all’undicesimo posto con la miseria di 5.612 arrivi e 26.631 presenze. La permanenza media del soggiorno? Tre giorni per gli italiani e 5,7 giorni per gli stranieri. •.

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