Durante lo studio di fattibilità del nuovo tunnel che avrebbe inizialmente dovuto sostituire le prime tre storiche gallerie sulla Gardesana a nord dell’abitato di Gargnano, ormai totalmente inadeguate a sopportare il transito dei veicoli del terzo millennio, al tavolo di concertazione erano state prese in esame ben cinque soluzioni progettuali. Al netto delle scelte, quest’opera è davvero la classica luce in fondo al tunnel per la viabilità del Meandro, il tratto così chiamato da d’Annunzio tra Gargnano a Riva del Garda, l’unico asse di collegamento con la provincia di Trento che costeggia in un percorso obbligato e senza alternative la sponda occidentale del lago. L’aumento costante del traffico ha portato ad una situazione al limite ormai del collasso: l’obiettivo primario infatti, è risolvere una situazione diventata inaccettabile per le ripercussioni che sta avendo sulla qualità di vita dei residenti e sul turismo sia in termini di reputazione, che di danneggiamento all’attività economica degli operatori. DAL 2013 si sta cercando di limitare i danni con i semafori «intelligenti» posti alle estremità dei tunnel regolando il passaggio alternato nelle gallerie di veicoli imponenti come autobus, camper o camion. Sistemato questo tratto però, andranno in ogni caso affrontate altre criticità tra Toscolano e Gardone.