Un «buco» da 80 milioni farà correre l’alto Garda

di Luciano Scarpetta
Le vecchie gallerie non sono più adeguate per il traffico modernoCode nei tunnel della Gardesana:  avanza il progetto da 80 milioni per il nuovo by-pass fra Tignale e Gargnano con una nuova galleria in parallelo
Le vecchie gallerie non sono più adeguate per il traffico modernoCode nei tunnel della Gardesana: avanza il progetto da 80 milioni per il nuovo by-pass fra Tignale e Gargnano con una nuova galleria in parallelo
Le vecchie gallerie non sono più adeguate per il traffico modernoCode nei tunnel della Gardesana:  avanza il progetto da 80 milioni per il nuovo by-pass fra Tignale e Gargnano con una nuova galleria in parallelo
Le vecchie gallerie non sono più adeguate per il traffico modernoCode nei tunnel della Gardesana: avanza il progetto da 80 milioni per il nuovo by-pass fra Tignale e Gargnano con una nuova galleria in parallelo

Il tunnel «alternativo» in parallelo alla vecchia Gardesana, fra Gargnano e Tignale, è arrivato al giudizio del ministero dopo aver superato quello del Consiglio superiore dei lavori pubblici: una buona notizia per chi vive quotidianamente il traffico impossibile dell’alto Garda e aspetta in grazia quest’opera da 80 milioni di euro. Già l’arrivo dei primi (pochi) turisti in gita sul lago ha portato in dote anche code e rallentamenti giornalieri sulla Gardesana, l’unica arteria di collegamento tra i paesi rivieraschi da Salò a Limone. Come sempre accade in occasioni del genere, ci si chiede quando e soprattutto se, dopo 90 anni di onorato servizio (la Gardesana venne inaugurata il 18 ottobre 1931), questo tratto di strada potrà essere «aggiornato» ai volumi del traffico odierno. Sono ormai passati cinque anni dalla firma a Gargnano dell’accordo tra Anas, Provincia e Comunità montana per la progettazione della nuova galleria in variante alla Gardesana fra Tignale e Gargnano: un solo nuovo tunnel per «saltare» (o bypassare, come si dice oggi) le tre gallerie esistenti, D’Acli (930 metri), Eutemia (60 metri) e Dei Ciclopi (655 metri), diventate una Via Crucis per automobilisti, pendolari e turisti. «Qualcosa si sta muovendo - comunica il presidente della Comunità montana Parco alto Garda, Davide Pace -: lo scorso mese di febbraio è stata approvata a Roma in Commissione superiore lavori pubblici la procedura autorizzativa. Adesso la palla è al Ministero per la valutazione ambientale di incidenza. Passaggio che generalmente dovrebbe concludersi entro 90 giorni. Se non ci sono intoppi, si aprirà poi la conferenza dei servizi per le ultime autorizzazioni». Per i finanziamenti pare sia tutto a posto: il costo della progettazione ammonta a 1,8 milioni di euro, ed è stato recuperato dal fondo per i Comuni di confine con il Trentino (ex Odi). Il restyling di questa strada prevede la realizzazione di una nuova galleria dal costo, invece, di circa 80 milioni di euro. La larghezza della sede stradale e la volta ogivale dei tre vecchi tunnel non permette più da decenni il transito contemporaneo di mezzi pesanti da direzioni opposte. L’inizio del percorso sarà in corrispondenza dell’ingresso della galleria D’Acli, in località Casello della Torre a Gargnano. Da lì il tracciato in rettifilo entrerà in galleria naturale per circa 1.800 metri, e sarà collegato mediante by-pass alle gallerie esistenti, che verranno poi utilizzate come cunicolo di sicurezza e ciclabile. All’uscita con il bivio per Tignale, il tunnel si attesterà sull’intersezione esistente, con la provinciale Sp38 per Tignale. •.

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