Un colpo di acceleratore sul «traforo» di Gargnano Addio trappole stradali

di L.SCA.
Camion e auto incastrati negli angusti tunnel di Gargnano
Camion e auto incastrati negli angusti tunnel di Gargnano
Camion e auto incastrati negli angusti tunnel di Gargnano
Camion e auto incastrati negli angusti tunnel di Gargnano

Se per il segmento di territorio compresa tra il promontorio di Toscolano Maderno e lo svincolo con Salò quella del tunnel è al momento una mera ipotesi destinata comunque a fare discutere, a nord di Gargnano procede invece l’iter per giungere tra qualche mese alla progettazione definitiva della nuova galleria che dovrà soppiantare e mandare in pensione, dopo quasi novant’anni di onorato servizio, i trafori D’Acli, Eutemia e Ciclopi. IL TRATTO TRA SALÒ e Gargnano venne ultimato intorno al 1914, quello tra Gargnano e Riva fu invece inaugurato il 18 ottobre 1931. «Dopo i carotaggi nel sottosuolo e sulle pareti laterali del versante nord delle tre vecchie gallerie effettuati ad inizio maggio – afferma il presidente della Comunità Montana Parco, Davide Pace facendo il punto della situazione sul complesso progetto – ci sarà da fare solo una riunione tecnica tra Anas e Comuni del comprensorio per affrontare i problemi legati alla logistica ed entro fine anno ci sarà l’apertura della conferenza dei servizi che farà da prologo al varo del progetto definitivo dell’opera, entro i primissimi mesi del 2020». IL COSTO della sola progettazione dell’intervento è stimato in 1,8 milioni di euro, somma già disponibile proveniente dai progetti strategici del Garda stanziati dal comitato per la gestione dei fondi dei Comuni di confine con il Trentino, ex Odi. La variante in galleria nel Comune di Gargnano, nasce per aumentare il grado di sicurezza e di percorribilità di quel tratto di strada che presenta ancora criticità che non consentono ad esempio il transito contemporaneo in galleria di automezzi pesanti. L’opera richiederà un investimento complessivo di oltre 89 milioni di euro, settanta già stanziati attraverso il Patto per la Lombardia. L’unica incognita restano i tempi di cantieri oggettivamente complessi. Ma l’aspetto più importante è che la galleria destinata a eliminare una delle strozzature della Gardesana che fino a pochi anni fa sembrava un’utopia sta prendendo sempre più forma.

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