Una coppia di ragazzine insultate e prese a sputi da una banda di «bulle»

di Valerio Morabito
Una coppia di ragazzine è stata bullizzata da un gruppo di nomadi
Una coppia di ragazzine è stata bullizzata da un gruppo di nomadi
Una coppia di ragazzine è stata bullizzata da un gruppo di nomadi
Una coppia di ragazzine è stata bullizzata da un gruppo di nomadi

Valerio Morabito Lo sputo è diventato come un'arma ai tempi della pandemia da coronavirus. Il disgustoso gesto di disprezzo è del resto più pericoloso di uno schiaffo o di un pugno. E lo spruzzo di saliva come minaccia di contagio è entrato subito nel campionario di prepotenze dei bulli come dimostra l’episodio avvenuto nel tardo pomeriggio dell’altro ieri a Lonato. IN VIA CAVALIERI di Vittorio Veneto una compagnia di giovani amiche si è scagliata per motivi incomprensibili contro due ragazzine che stavano passeggiando rispettando le norme di sicurezza. PRIMA SONO STATE apostrofate con pesanti insulti a sfondo sessuale, poi una delle bulle le ha scagliato una bottiglietta di birra vuota che fortunatamente non ha centrato il bersaglio. Le vittime hanno cercato di allontanarsi, ma sono state accerchiate dalle cinque ragazze, probabilmente ubriache che hanno cominciato a prenderle a sputi. A prendere le difese della coppia di ragazzine, un residente che ha assistito alla scena dal giardino della sua abitazione. Il 50enne è intervenuto minacciando di chiamare i carabinieri. LE CINQUE GIOVANI, che stando alla descrizione sarebbero delle nomadi, hanno smesso di perseguitare le vittime, ma hanno iniziato a insultare e deridere il 50enne che chiedeva di raccogliere le bottiglie rotte sparse per strada. Stando ai primi accertamenti delle forze dell’ordine il gruppo di ragazze responsabili dell’aggressione si era già fatta notare nei pressi del parcheggio del centro commerciale di Desenzano «Le Vele». In questo caso avrebbero infastidito delle persone, in particolare ragazzi. Le giovani nomadi pretendevano che qualcuno pagasse loro da bere. Erano palesemente ubriache e due di loro avrebbero litigato con un’automobilista. Non è la prima volta che lo sputo viene usato come forma di minaccia: alla fine di marzo al parco Cantarane di Borgosatollo, sei ragazzi si erano dati appuntamento per fumare una sigaretta. Peccato che non avrebbero dovuto trovarsi in quel luogo (in più senza mascherine) considerando le norme restrittive per impedire il contagio da Covid-19. Un residente era uscito invitando i ragazzi a tornare a casa. Ma per tutta risposta uno dei bulli lo aveva insultato sputandogli addosso. V.MOR. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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