Una «visita di controllo» sulla condotta sublacuale

di L.SCA.
Gli specialisti della Drafinsub pronti a ispezionare la condotta
Gli specialisti della Drafinsub pronti a ispezionare la condotta
Gli specialisti della Drafinsub pronti a ispezionare la condotta
Gli specialisti della Drafinsub pronti a ispezionare la condotta

La condotta sublacuale Maderno-Torri, che trasporta reflui fognari da una sponda all’altra del lago con tubature sommerse, torna questi giorni sotto la lente d’ingrandimento dei tecnici genovesi della Drafinsub per una «visita di controllo» a un anno di distanza. Dodici mesi fa gli specialisti si calarono sul fondo del Garda alla profondità record di -186 metri per effettuare i lavori di «clampaggio» destinati a scongiurare la riduzione degli spessori delle tubazioni e il pericolo di sversamento. In precedenza, era stata infatti rilevata sulla superficie esterna delle condotte fognarie sublacuali la presenza di aggregati e bioconcrezioni. Nel 2019 vennero quindi installate 44 clampe (27 sul versante bresciano e 17 sulla veronese): 78 i punti riparati utilizzando resina epossidica subacquea (52 su versante di Toscolano e 26 verso Torri) per un totale di ben 122 punti riparati. IERI MATTINA sulla banchina vicino alla spiaggia del vialone a Toscolano erano presenti anche il direttore dei lavori Graziano Falappa e Alessandro Andreatta di Acque Bresciane, insieme a Roberta Pedrazzani dell’università degli studi di Brescia che in questi mesi ha proseguito nel laboratorio di analisi industriali e ambientali del dipartimento di ingegneria meccanica e industriale, lo studio delle concrezioni sulla condotta. I controlli eseguiti in questi giorni saranno effettuati da subacquei nel tratto della condotta a quote poco profonde e, a quote più elevate, con l’ausilio di un robot subacqueo e telecamere ad alta definizione condotte in superficie da personale a bordo di un gommone.

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