Desenzano

Via libera al mutuo per la scuola
Striscioni e proteste in Consiglio

di Silvia Avigo
La contestazione al progetto della nuova scuola al momento dell’approvazione del mutuo
La contestazione al progetto della nuova scuola al momento dell’approvazione del mutuo
La contestazione al progetto della nuova scuola al momento dell’approvazione del mutuo
La contestazione al progetto della nuova scuola al momento dell’approvazione del mutuo

Il progetto della nuova scuola media torna ad infiammare il Consiglio comunale di Desenzano: con 9 voti favorevoli e 7 contrari, è stata approvata la stipula di un mutuo con la Cassa depositi e prestiti di poco più di 5,4 milioni di euro tra le proteste del Comitato Desenzano più verde per la mancata risposta alla raccolta di oltre 2mila firme contro l’opera. Tocca all’assessore al bilancio Pietro Avanzi annunciare l’impegno finanziario: «Con questo atto, si completa l’iter formale di finanziamento, il mutuo sarà flessibile, con pre-ammortamento di 5 anni, durante i quali si potrà variare l’importo senza oneri aggiuntivi e stabilire se il tasso fisso o variabile. È in corso una richiesta di contributo che se verrà accolta diminuirà l’importo del finanziamento». Tanto è bastato ad accendere la contestazione. Gli attivisti del Comitato si sono alzati in piedi, mentre la reazione delle minoranze non si è fatta attendere «I costi sono lievitati di quasi 4 milioni, l’area non è adatta, c’è ancora tempo per ripensarci» ha accusato subito il capogruppo Pd Maurizio Maffi seguito a ruota da Rodolfo Bertoni: «Manca ancora il progetto esecutivo e i costi rischiano di lievitare ancora, il costo dei materiali edili infatti è aumentato di almeno un 30 per cento». La nuova scuola media, che verrà realizzata sul terreno a fianco del Parco del laghetto, è al centro della polemica ormai da mesi, passando dal consigliere Patrizia Solza fuoriuscita dal gruppo Lega al costo di realizzazione (salito da 7 a 10,8 milioni, di cui quasi 5 finanziati dallo Stato), senza dimenticare le oltre 2mila firme raccolte dal Comitato in attesa di risposta. «Questo silenzio pesa quanto il debito che i cittadini si troveranno sulle spalle, la risposta al Comitato è doverosa» ha ripetuto Giustina Bonanno della lista Righetti incalzando il dibattito che è proseguito passando dal destino delle vecchie scuole, che secondo Sergio Parolini di Desenzano Popolare, essendo a rischio sismico dovrebbero essere demolite, alla richiesta di rivalutare la ristrutturazione delle Catullo (visto l’aumento dei costi), fino al parere della Soprintendenza. «Impossibile rifare le Catullo, ciò comporterebbe costi troppo alti anche solo per trovare una sistemazione provvisoria agli studenti - ha risposto il sindaco Guido Malinverno - L’adeguamento antisismico delle scuole è una scelta precisa e inserita nel nostro programma. Abbiamo già messo in sicurezza le scuole materne, a breve nuovi interventi e la nuova scuola sarà in classe antisismica 4. Sottolineo che le medie Catullo non sono pericolose e non verranno demolite, ma reimpiegata in altre attività che, a differenza delle scuole, non richiedono la classe 3 come requisito. Riguardo alla Soprintendenza il parere è arrivato in forma verbale, come a volte accade nel percorso tecnico».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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