Viaggio al centro del gusto
partendo da carni e salumi

Il tradizionale «os de stomech»
Il tradizionale «os de stomech»
Il tradizionale «os de stomech»
Il tradizionale «os de stomech»

Alla luce del successo delle recenti iniziative legate alla produzione di insaccati e ai piatti tradizionali, l’Associazione commercianti di Lonato si è chiesta perché non creare un circuito gastronomico permanente che vada oltre il periodo della fiera di Sant’Antonio. È così che è nata l’idea di trovare un piatto per ogni stagione valorizzando le tipicità del territorio. Il tutto ovviamente legandolo a un cartello di ristoranti con offerte a prezzo fisso. Mentre l’invito per «A Tutto Porcello» è agli ultimi giorni, sette ristoranti lonatesi si stanno preparando per «Il Piatto del Re» dedicato all’os de stomech. Il nuovo itinerario gastronomico si terrà dal 20 febbraio al 5 marzo. «Un’operazione di valorizzazione della cucina locale - spiega il presidente dell’Associazione commercianti, che rappresenta 150 operatori, Massimo Ferrero - partendo da una prelibatezza da sempre apprezzata ma che sembrava dimenticata: l’os de stomech, ovvero l’osso dello sterno del maiale». Da alcuni anni l’insaccato è stato inserito nei prodotti De.Co. Da consumarsi cotto dopo bollitura di un paio di ore è prodotto con carni magre e grasse, un mix di spezie, sale, pepe, vino rosso e appunto lo sterno del maiale precedentemente preparato e poi tagliato.

Ma non è finita: l’Associazione pensa già ad altri due appuntamenti: l’estate con i sapori del Garda, ovvero con la promozione del pesce di lago, e poi in autunno la riscoperta delle ricette di una volta . «Gusti ingiustamente dimenticati - conclude Ferrero - che vanno riscoperti e valorizzati perché sono la storia della nostra terra».R.DAR.

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