SIRMIONE. L’allarme lanciato sabato dai residenti allarmati dal forte odore di idrocarburi

Gasolio
nelle acque
del Riello

Il Riello si getta nelle acque del lago in corrispondenza di porto Riel
Il Riello si getta nelle acque del lago in corrispondenza di porto Riel
Il Riello si getta nelle acque del lago in corrispondenza di porto Riel
Il Riello si getta nelle acque del lago in corrispondenza di porto Riel

Il ganfo del Riello a Sirmione è stato teatro nel tardo pomeriggio di sabato di un probabile episodio di inquinamento da idrocarburi. A dare l’allarme i residenti della zona allarmati dal forte odore di gasolio. La Polizia locale è stata allertata insieme a Garda Uno intervenuta per ripulire e mettere in sicurezza la zona attraverso l’utilizzo di apposite sostanze. Nessuna ipotesi al momento sulle origini del presunto sversamento che, sempre secondo alcuni testimoni, avrebbe provocato la morte di numerosi pesci. Nel pomeriggio di ieri alla foce del corso d’acqua, in corrispondenza di porto Riel, l’odore di gasolio era ancora molto intenso, nonostante la forte pioggia. Nell’area in cui le acque del ganfo confluiscono nel lago erano ancora visibili chiazze oleose, ma non erano più presenti pesci in agonia come invece segnalato nella mattinata. L’episodio ha destato parecchia preoccupazione tra i residenti della zona di Lugana. Alcuni raccontano di essere persino andati a verificare nei garage delle proprie abitazioni per escludere che il forte odore di carburante provenisse dalle automobili in parcheggio. Il ganfo, che scorre in parte anche nel territorio di Desenzano e Pozzolengo, era stato già interessato nello scorso mese di novembre da una allarmante moria di pesci. In quel caso si era ipotizzato uno sversamento di nitrati di origine zootecnica. Le indagini eseguite dall’Arpa sui campioni prelevati dal corso d’acqua, sia in territorio di Sirmione che di Desenzano, avevano smentito queste ipotesi. Secondo gli esperti si era trattato di un fenomeno naturale provocato dalla scarsità d’acqua presente nei canneti, luogo di dimora abituale delle specie in agonia.

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