È ai domiciliari
perché cieco ma
ruba auto e scappa

di Paolo Cittadini
Il 28 ottobre sarà in tribunale
Il 28 ottobre sarà in tribunale
Il 28 ottobre sarà in tribunale
Il 28 ottobre sarà in tribunale

Per il giudice era incompatibile con il carcere per seri problemi alla vista e quindi stava scontando la condanna a 12 anni (per un cumulo di pena) ai domiciliari con la possibilità di uscire qualche ora durante la giornata. Martedì sera però per lui, un pavese classe 1971 residente nel Bresciano da parecchio tempo, le porte del carcere di Canton Mombello. Ad arrestarlo ci hanno pensato gli agenti della polizia Locale di Rezzato che per bloccarlo hanno dovuto faticare parecchio. Il 48enne martedì pomeriggio poco dopo le 14 ha rubato una Lancia Y nel quartiere di San Polo e d è arrivato a Rezzato. Lì è stato notato da una pattuglia della Locale.


ALLA VISTA degli agenti il 48enne ha ingranato la prima e, nonostante «la cecità» che fino a martedì gli aveva impedito di finire in carcere, si è dato alla fuga. La pattuglia si è messa all’inseguimento. Il pavese ha dimostrato non solo di avere una ottima vista, ma anche di sapere guidare davvero bene, nonostante non abbia mai conseguito la patente. Per due chilometri gli agenti gli sono stati alle calcagna mentre cercava di seminarli imboccando rotonde contromano e facendo manovre davvero rischiose. A farne le spese è stato un ciclista che è stato investito, per fortuna senza gravi conseguenze fisiche. Per lui comunque è stato necessario un breve passaggio al pronto soccorso della Poliambulanza per farsi medicare qualche escoriazione La folle corsa dell'uomo è proseguita ancora per qualche centinaio di metri fin quasi ad arrivare a Mazzano. Il 48enne si è infilato a un tratto in una strada chiusa e dedicata esclusivamente a pedoni e ciclisti. Arrivato in fondo alla via e vistosi in trappola, il 48enne ha abbandonato l’auto e si è tuffato nel Naviglio. L’uomo pensava di poter sfuggire alla cattura, così però non è stato UNO DEGLI AGENTI infatti lo ha seguito e si è pure lui buttato in acqua per acciuffarlo mentre il collega rimasto a terra lo teneva per una mano. La corrente ha reso molto impegnativo il recupero, ma alla fine il 48enne è stato portato a riva e ammanettato. Nella Lancia Y rubata qualche minuto prima gli agenti hanno ritrovato il telefono cellulare e il denaro che il malvivente aveva sottratto dalla borsa della proprietaria dell’auto, una signora che nel frattempo era in questura a denunciare il furto della macchina, acquistata soltanto qualche giorno fa. Il 48enne è stato arrestato per resistenza.Ieri mattina è comparso in tribunale per la convalida e il giudice ha disposto per lui la detenzione in carcere. Il 28 ottobre tornerà di nuovo in un’aula di tribunale per rispondere del furto della autovettura sottratta alla proprietaria mentre a San Polo stava gettando la spazzatura.

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