Altri 700 «no» alla centrale di Nave

di Marco Benasseni
Il gazebo allestito a Caino dal comitato anti centrale:  sono 700 le firme raccolte contro il progetto
Il gazebo allestito a Caino dal comitato anti centrale: sono 700 le firme raccolte contro il progetto
Il gazebo allestito a Caino dal comitato anti centrale:  sono 700 le firme raccolte contro il progetto
Il gazebo allestito a Caino dal comitato anti centrale: sono 700 le firme raccolte contro il progetto

Il no fermo e deciso alla centrale turbogas di Nave arriva anche da Caino. Nel giro di pochi giorni il comitato spontaneo «Partecipiamo Caino» ha infatti raccolto la bellezza di 700 firme. «ABBIAMO cominciato con il gazebo organizzato domenica scorsa in piazza Trieste: in mezza giornata sono state 180 le firme raccolte - spiega il portavoce del comitato Paolo Ferrari - Il comitato raccoglie firme a destra e a sinistra. Hanno firmato iscritti e simpatizzanti del Pd e della Lega, per capirci. Abbiamo ancora molti moduli da raccogliere, guardiamo anche alla città e puntiamo al traguardo delle 1.000 firme». Ferrari confessa che circa il 30% delle firme raccolte non sono di residenti, ma i numeri restano importanti se si considera che stiamo parlando di un Comune che ha poco più di duemila abitanti. «Il problema nasce il 20 settembre scorso, giorno in cui è stata presentata la richiesta di Via al Comune di Nave e in seguito rilasciata l’autorizzazione dall’ufficio tecnico - ricorda Ferrari - È stata protocollata una richiesta importate, probabilmente le amministrazioni sono rimaste spiazzate sul piano burocratico: hanno visto la richiesta di Via ma non hanno fatto un passo in più per approfondire. Sarebbe servito andare oltre il mero lavoro d’ufficio. C’è stata poca lungimiranza nella gestione della questione». Quando il comitato è venuto a conoscenza della situazione, come tutti, si è mosso come poteva. Ha fatto partire la raccolta di firme ma ha anche depositato le osservazioni al progetto entro il termine stabilito dal Ministero dell’Ambiente. LE PREOCCUPAZIONI maggiori riguardano l’impatto atmosferico delle emissioni vista la particolare conformazione del territorio di Nave e di Caino, che «trattiene» come un catino gli agenti inquinanti tra le montagne che circondano la Valle del Garza. Le preoccupazioni del comitato riguardano anche l’inquinamento acustico e l’impatto delle emissioni sulla vegetazione e le coltivazioni. «Le osservazioni tecniche, stilate insieme a un tecnico ambientale e presentate al Ministero dell’Ambiente, sono suffragate da studi di Arpa Lombardia e richiamano la qualità dell’aria di Nave e dintorni - evidenzia Ferrari - Le emissioni potrebbero avere ricadute negative su flora e fauna. La zona è protetta da un vincolo di salvaguardia dal punto di vista boschivo e paesaggistico, inoltre siamo a ridosso della Maddalena». Le firme saranno protocollate tra il 20 e il 24 febbraio sia a Nave che a Caino, con allegate le stesse valutazioni tecniche presentate al Ministero. Poi si aprirà la partita vera e propria. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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