Ansia da lockdown, c’è un aiuto

di M.BEN.
Giovani stremati dal lockdown
Giovani stremati dal lockdown
Giovani stremati dal lockdown
Giovani stremati dal lockdown

I giovani non ce la fanno più a stare in casa, la didattica a distanza ha alimentato ansia da prestazione e la mancanza di socialità è vissuta spesso nel peggiore dei modi. Il ritorno in aula sarà graduale e non sempre risolutivo. E poi ci sono i genitori, le coppie, le persone sole. Lo sportello d’ascolto attivato a Collebeato, che ha proprio l’obiettivo di offrire supporto in situazioni di malessere, negli ultimi tre mesi ha raccolto 20 richieste di aiuto. Il servizio, aperto gratuitamente a genitori, studenti, insegnanti, ma in generale a tutti i cittadini, vuole offrire un sostegno a chi sta attraversando un periodo complicato. Il Comune ha affidato la gestione del servizio alla cooperativa Casa dello studente e con il Coordinamento genitori. La psicologa Alice Andreatta spiega che tra la ventina di richieste di presa in carico ci sono adolescenti, coppie ma anche adulti. «Ho riscontrato un aumento dei disturbi d’ansia e i conflitti nelle coppie causate dalle restrizioni di questo periodo - spiega la professionista che si occupa dello sportello -. Gli adolescenti sembrano essere sempre più in difficoltà, ma anche gli adulti con cui ho parlato mi riportano grosse fatiche da parte dei figli». La situazione sta pesando davvero a tutti e questa possibilità di confrontarsi con qualcuno sembra aiutare parecchio. Lo sportello di Collebeato in realtà è attivo da molti anni ed è frutto di un progetto partito dai genitori. «Nasce come supporto alle famiglie nel loro percorso genitoriali con i figli che vanno a scuola - racconta Concetta Ponturo, assessore alla Cultura e Pubblica istruzione - poi è stato allargato a tutta la cittadinanza. È un servizio seguito e apprezzato, non conta altissimi numeri ma per noi è importante continuare a riconfermare questo servizio gratuito. La psicologa durante gli incontri ha riscontrato un forte senso di inadeguatezza nei confronti della didattica a distanza e ansia da prestazione per il ritorno in classe». A tutto questo si aggiunge la sindrome della capanna, ovvero la paura di tornare alla vita normale dopo un lungo isolamento in casa, uno degli effetti collaterali alimentati dall’allentamento del lockdown. Le sedute si svolgono, previo appuntamento al numero 320.8436775. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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