Bovezzo prova a lasciarsi alle spalle la strettoia della crisi innescata dalla pandemia e si candida al ruolo di «città» del futuro. I cantieri aperti nei mesi scorsi per sistemare marciapiedi e abbattere le barriere architettoniche sono stati solo un primo tassello di un puzzle che l’Amministrazione comunale ha messo a punto pensando allo sviluppo del paese. NEI PROSSIMI GIORNI ripartiranno i lavori per la costruzione delle due mini rotatorie tra le vie Vernazze, Milano e Sabbioncelli, un punto di partenza strategico per le ambizioni di rigenerazione urbanistica. «La prima trance degli interventi è terminata restituendoci marciapiedi più ampi e abbattendo le barriere architettoniche. Lunedì incontreremo l’impresa che si è aggiudicata l’appalto per proseguire con il prossimo step. - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Bazzani -. Stiamo parlando di due interventi distinti: il primo sulla sicurezza finanziato dalla Comunità Montana con 135 mila euro e risorse comunali per altri 45 mila, il secondo riguarda invece un progetto di mobilità dolce presentato a Regione e finanziato con 350mila euro, più 70 mila euro che recupereremo dai nostri bilanci». L’obiettivo è di rendere più fluido il traffico, collegare, in una prima fase, la zona nord del paese con il centro attorno a via dei Prati, per arrivare in un prossimo futuro ad avvicinare Bovezzo con la città e i paesi limitrofi e la Valle del Garza. Per ora si procederà con la realizzazione delle nuove rotatorie e i primi tratti del percorso ciclabile, ma è solo l’inizio. Quella del sindaco di Bovezzo è infatti una visione olistica del paese. «Stiamo cercando di lavorare su più fronti con un progetto molto articolato – precisa Sara Ghidoni -. Guardiamo alla sicurezza e alla viabilità con un occhio rivolto al futuro. La nostra visione? Da una parte c’è bisogno di preservare e mantenere il patrimonio pubblico, ma dal punto di vista territoriale vogliamo fare un passo avanti: pensare a Bovezzo come sarà nel 2030. Parliamo di sicurezza e mobilità dolce». L’obiettivo è cambiare il modo di vivere e muoversi dei cittadini. Ovviamente con il supporto di investimenti, servizi e infrastrutture. Come dire: impossibile chiedere di lasciare l’auto a casa se prima non vengono realizzati percorsi per le bici. Per quanto riguarda, invece, il patrimonio pubblico a cui accennava il sindaco, gli interventi per i prossimi tre anni riguarderanno il municipio con un investimento di circa novecentomila euro. «Per quest’anno è stato progettato e finanziato con 252 mila euro il primo intervento - conclude Bazzani -. Sostituiremo gli infissi nella parte più vecchia dell’edificio e interverremo nella porzione di tetto che copre l’ufficio tecnico per eliminare le infiltrazioni». Nei prossimi due anni si procederà con il miglioramento sismico, il piano di ammodernamento degli impianti energetici e l’eliminazione dell’umidità di risalita che interessa la struttura. •