Cave di marmo, il bando congelato fino a dicembre

di C.REB.

Il bando sull'assegnazione dello sfruttamento dei giacimenti di marmo di Botticino resterà congelato fino alla pronuncia della sentenza del Consiglio di Stato. I giudici hanno fissato per il 17 dicembre l’udienza per entrare nel merito del ricorso presentato dalla Cooperativa Valverde e dalle aziende La Cima e Savio Domenico, il che significa che fino all’inizio del 2020 la situazione resterà bloccata. LE TRE SOCIETÀ avevano impugnato la sentenza del Tar del 3 maggio scorso riguardante l’affidamento delle aree di cava di proprietà del Comune di Botticino e delle nuove linee-guida nell’organizzazione dell’attività estrattiva. Il Tar aveva infatti respinto i ricorsi delle aziende, che chiedevano l’annullamento del bando di gara relativo all’assegnazione dei nuovi contratti nel bacino di scavo di marmo nel comparto Ate 03. Il disciplinare aveva di fatto escluso le tre aziende dal bando perchè non possedevano i requisiti indicati, ammettendo alla procedura un unico soggetto, ossia il Consorzio Botticino Classico Group. Valverde, Cima e Savio avevano dunque presentato ricorso al Consiglio di Stato, che il 18 maggio aveva accolto la loro richiesta «congelando» gli effetti della sentenza del Tar fino all’udienza del 6 giugno. Ora l'ordinanza, con la nuova «sospensione dell’esecutività della sentenza del Tar» fino a dicembre. Tutto fermo, dunque. «Dopo cinque anni di stallo totale, non si può pensare di andare avanti a carte bollate, rimandando la soluzione all’infinito - sostiene il sindaco Gianbattista Quecchia -. In questa situazione, l’unica a guadagnarci davvero è la concorrenza. Da qui a dicembre scadrà anche la proroga delle aziende che attualmente lavorano nel bacino marmifero. La situazione è delicata, e necessita di essere affrontata con attenzione e competenza. Di sicuro sei mesi sono troppi, e potrebbero ingessare ulteriormente un settore già fortemente in crisi».

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