Comunità sotto shock per la morte di Orizio

di Cinzia Reboni
Giuseppe Orizio, una vita segnata dall’impegno pubblico
Giuseppe Orizio, una vita segnata dall’impegno pubblico
Giuseppe Orizio, una vita segnata dall’impegno pubblico
Giuseppe Orizio, una vita segnata dall’impegno pubblico

«Ogni giorno ci viene offerta l'opportunità di fare qualcosa per il prossimo. La vera sfida è vincere l'egoismo per cogliere l'occasione». Lo ripeteva come un mantra Giuseppe Orizio, che dell'altruismo aveva fatto la sua ragione di vita. Una vita che si è spezzata ieri per un male terribile che aveva affrontato con coraggio e forza d'animo, virtù già messe a dura prova nella sua esistenza fatta di strettoie, ma anche di gioie e soddisfazioni. Beppe Orizio era nato il 10 marzo 1950, ultimo di sette fratelli. Allievo di don Carlo Gnocchi, storico collaboratore di «Bresciaoggi», sindaco di Castegnato dal 2004 al 2014, aveva aderito alla nascita del Pd diventando componente dell’Assemblea costituente. AVEVA LAVORATO in banca fino al 2008, dividendo il suo tempo tra la famiglia, il mondo sindacale e quello dell’associazionismo. Donatore di sangue, è stato un componente del direttivo della sezione Avis e addetto stampa dell’Aido provinciale. Per il suo impegno nella donazione - nel 1993 aveva organizzato e gestito il primo Convegno internazionale sui trapianti di organi - nel 1994 aveva ricevuto il Premio giornalistico nazionale «Beppe Viola». «Beppe ha sempre creduto nella cultura della donazione e non si risparmiava mai»: lo ricorda così Pietro Bariselli, presidente dell’Aido di Castegnato. «Lui era la vera mente del gruppo, noi le sue braccia. Nell’ottobre dello scorso anno aveva organizzato la Giornata provinciale del donatore, e come sempre la macchina organizzativa era stata perfetta». Una volta raggiunta la meritata pensione, sostenuto dalla moglie Virginia Quaresmini, Beppe non si era tirato indietro. Anzi, aveva deciso di «donarsi» ancora di più agli altri, alla comunità e alle persone fragili come gli anziani. Aveva messo il suo bagaglio di competenze amministrative e finanziarie al servizio del sindacato pensionati della Cisl, diventando segretario generale della Fnp Brescia-Valcamonica. Negli ultimi mesi, alla sofferenza fisica legata alla malattia si era aggiunta quella morale per lo stato di abbandono in cui le istituzioni avevano lasciato la sanità nel tragico momento della pandemia, e soprattutto per la condizione degli anziani lasciati alla mercé del coronavirus nelle Case di riposo e, più in generale, nell'assistenza di prossimità. «Stiamo piangendo molte persone, morte anche a causa della mancanza di investimenti nella sanità territoriale» aveva scritto in una lettera aperta alla Regione. Ma, com’era nell’indole di Beppe Orizio, lo sguardo della sua pacata critica era rivolto anche al futuro: «Abbiamo ora bisogno di saper riconoscere gli errori per riuscire ad affrontare una ripartenza che ci trovi più forti e consapevoli dei rischi e più efficaci ed immediati negli interventi mirati», era l'appello lanciato in quella che può essere considerata una sorta di «eredità morale». Ma è in ogni suo impegno pubblico e privato che Beppe ha lasciato la sua impronta indelebile di umanità e pragmatismo. È stato un sindaco attento e impegnato sul fronte ambientale, concludendo l'operazione di trasferimento delle fonderie nel cuore del paese. Aveva compreso l'importanza delle fonti energetiche rinnovabili, incentivando progetti dedicati al fotovoltaico e al teleriscaldamento. «Orizio è stato un uomo delle istituzioni, da sempre impegnato e attivo nel campo sindacale, politico e amministrativo - commenta il primo cittadino di Castegnato Gianluca Cominassi -. Era un fervente antifascista, che amava profondamente il suo paese e non perdeva l’occasione per valorizzarne la storia, le tradizioni, le persone e i fatti. Non nego le differenti visioni e interpretazioni nel mondo di tradurre la politica in azioni quotidiane, ma siamo sempre riusciti a fare la giusta e doverosa sintesi per un bene più ampio: il bene comune». Oltre alla moglie Virginia, Beppe Orizio lascia la figlia Anna. Stamattina alle ore 10 la salma verrà portata nella chiesetta di Santa Maria. I funerali sono fissati per domani pomeriggio alle 15 nella parrocchiale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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